Garda

A Desenzano 60 frassini hanno preso il posto dei pioppi malati

Gli alberi in riva al lago erano stati rimossi a maggio e sono stati sostituiti nove mesi dopo
I frassini sono più resistenti e meno problematici - © www.giornaledibrescia.it
I frassini sono più resistenti e meno problematici - © www.giornaledibrescia.it
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Sono serviti nove mesi, ma alla fine il «pugno» ha ceduto il passo alle «farfalle nello stomaco»: lo sdegno per il taglio di circa sessanta pioppi a maggio dello scorso anno oggi può dirsi svanito, perché quelle piante sono state sostituite, tutte, e al loro posto sono arrivati frassini, più resistenti e di certo meno problematici. A darne notizia, oggi come allora, è il Comitato ambiente e territorio.

Gli attivisti attorno alla metà di maggio 2021 avevano denunciato quello che a loro dire era un vero e proprio «pugno nello stomaco. Il taglio di sessanta alberi in riva al lago (siamo esattamente al confine tra Desenzano e Sirmione, tra il Garda Village e la spiaggia San Francesco, ndr) non può che essere indice di scarsa e scellerata manutenzione - avevano a suo tempo dichiarato dal Cat -. Gli alberi sono un patrimonio da tutelare, basta scempi!».

E anche il sindaco, Guido Malinverno, aveva affrontato la questione senza mezzi termini, dicendosi «amareggiato e del tutto contrario a queste operazioni di taglio, inclusa questa che non ho autorizzato io. Né il sindaco, né tantomeno l’assessorato all’Ecologia può mettere becco nel rilascio di questo genere di autorizzazioni, circa le quali non abbiamo alcun potere di veto».

Che quelle piante però cominciassero a rappresentare un pericolo per la sicurezza di chi frequenta il luogo (certamente non pochi soprattutto nel periodo estivo) lo si diceva già nove mesi fa. E non a caso il Cat aveva chiesto conto dello stato di salute dei pioppi a tutti gli enti presumibilmente coinvolti: Comuni (di Desenzano e Sirmione), Provincia, Soprintendenza e Autorità di bacino.

A rispondere è stata proprio l’Autorità, «e con tanto di relazione agronomica - spiegano dal Comitato -. Gli alberi sono stati tagliati perché in parte pericolosi. Alcuni presentavano fusti inclinati, altri anomalie di cavità. Avrebbero potuto recare danno alle persone in caso di fenomeni atmosferici avversi». Spiegata «la strage», quel che conta ora è che la speranza degli attivisti sia diventata realtà: «Nel maggio 2021 avevamo chiesto che i pioppi tagliati venissero sostituiti da altrettanti alberi, di specie più resistenti, e così è stato. Ringraziamo l’Autorità e le Amministrazioni: siamo orgogliosi di constatare che gli alberi abbattuti sono stati ripristinati».

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