Sandro Gozi, un renziano in Francia: il podcast «La Tribuna»

Potrebbe risultare l’unico eletto di Italia Viva al Parlamento europeo dal momento che è candidato al sesto posto della lista macronista Besoin d’Europe
Sandro Gozi - © www.giornaledibrescia.it
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In vista delle elezioni europee torna l’appuntamento quotidiano con «La Tribuna», la rubrica di approfondimento con uno sguardo a ciò che accade fuori dall’Italia nella corsa all’Europarlamento. Grazie a una sperimentazione della redazione del Giornale di Brescia con l’intelligenza artificiale, la rubrica è disponibile ogni giorno anche in formato audio: tutte le puntate del podcast sono disponibili su Spreaker, Spotify e le principali piattaforme di ascolto.

Sandro Gozi, il 9 giugno potrebbe risultare l’unico eletto di Italia Viva al Parlamento europeo. Il motivo? Gozi è candidato in Francia al sesto posto della lista macronista Besoin d’Europe. La sua è una posizione sicura visto che secondo i sondaggi la lista guidata da Valerie Hayer e che riunisce tutte le liste che fanno riferimento al presidente Emmanuel Macron, è accreditata di un risultato che oscilla tra il 18 e il 20 per cento e quindi otterrà almeno 18 eurodeputati.

Il sistema elettorale francese per le Europee prevede una circoscrizione nazionale unica con liste bloccate con l’elezione, quindi, in base alla posizione: Gozi da sesto è blindatissimo. Non fu così nel 2019 quando venne inserito sempre in Francia al ventiduesimo posto della lista Renaissance e dovette aspettare l’1 febbraio del 2020 per fare il suo ingresso al Parlamento europeo: era tra i cinque deputati francesi eletti, che dovevano attendere l’uscita dei britannici, che con l’entrata in vigore della Brexit il 31 gennaio 2020, hanno lasciato l’Eurocamera.

Da allora l’ex sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni ha fatto strada, anche nei panni di una sorta di ufficiale di collegamento tra Renzi e Macron; non a caso è stato consulente per il governo Philippe. Poi, nel maggio del 2021, è stato eletto segretario del Partito democratico europeo. Si tratta di un partito continentale nato a metà degli anni Duemila per volontà di Francesco Rutelli e del francese François Bayrou. La scelta del Partito democratico italiano di aderire nel 2009 ai Socialisti & democratici ne ha sostanzialmente limitato l’importanza e oggi le forze politiche più note che ne fanno parte sono Italia Viva e i MoDem transalpini (ne ha fatto parte anche il movimento Italia C’è di Gianfranco Librandi, oggi candidato al secondo posto nel collegio Nord Ovest con Stati Uniti d’Europa).

Il Pde afferisce alla grande famiglia liberaldemocratica europea, ed esserne il segretario ha permesso a Gozi di essere tra i tre candidati di punta per i liberali alle prossime europee e soprattutto di avere un posto nella lista macronista in Francia. Sarebbe stato ben diverso se fosse stato candidato in Italia: la lista Stati Uniti d’Europa dovrà battagliare per mantenersi sopra la soglia di sbarramento del 4% per poter eleggere i suoi rappresentanti all’Europarlamento. Se ce la faranno troveranno Gozi ad accoglierli.

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