Amministrative 2024: il centrodestra tiene i Comuni più grandi, scatto del centrosinistra nei centri medi

L’analisi del voto nel Bresciano: conferme a Ghedi, Concesio, Lumezzane e Montichiari; passano di mano Bagnolo Mella, Rezzato, Mazzano e Salò
Le operazioni di spoglio in uno dei Comuni della provincia © www.giornaledibrescia.it
Le operazioni di spoglio in uno dei Comuni della provincia © www.giornaledibrescia.it
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Una scossa di terremoto avvertita in tutta la provincia. Un voto che cambia la geografia politica e amministrativa di molti Comuni, anche se non quella della provincia nel suo complesso. Il centrodestra mantiene agevolmente il governo delle quattro cittadine maggiori (Concesio, Ghedi, Lumezzane e Montichiari), ma perde numerosi pezzi storici pregiati.

Bagnolo Mella

A cominciare da Bagnolo Mella, dove fa rumore la sconfitta della deputata di FdI Cristina Almici, e da Adro, per decenni feudo incontrastato della Lega (e di Oscar Danilo Lancini, non rieletto a Strasburgo).

A Bagnolo, Almici partiva da un potenziale 60% (la somma di FdI, FI e Lega nel voto europeo), si è fermata al 46%: l’ennesima dimostrazione che i due suffragi, il politico e l’amministrativo, non si sovrappongono sempre.

Adro

Il tramonto del Sole della Alpi su Adro rappresenta il tracollo della Lega in questa tornata elettorale (Adro è comunque uno dei cinque paesi bresciani in cui il Carroccio è risultato al primo posto alle Europee).

Il centrosinistra

D’altra parte il centrosinistra conquista alcuni municipi come Salò, Rezzato, Iseo, Botticino, Calcinato (da tempo appannaggio degli avversari o perduti cinque anni fa), ma ne lascia altri sul terreno (Gardone Vt, Sarezzo, Castegnato).

Il centrodestra

Se si considera tutti i 144 Comuni al voto, il centrodestra mantiene la supremazia complessiva (soprattutto nei paesi piccoli), subendo però diversi ribaltoni in quelli medi (in alcuni casi favoriti da divisioni). Nel complesso, dunque, un voto che - più di altre volte - ha registrato una certa mobilità e alternanza, che fanno bene alla democrazia. Venticinque sindaci uscenti non sono stati rieletti, tuttavia ha prevalso la continuità. In grande maggioranza gli elettori hanno premiato gli uscenti o comunque esponenti della maggioranza. A cominciare ovviamente dai quattro big: Josehf Facchini (Lumezzane), Marco Togni (Montichiari), Agostino Damiolini (Concesio) e Federico Casali (Ghedi). Per Chiari, come previsto, sarà necessario il ballottaggio.

Continuità

Nel centrodestra c’è continuità ad Orzinuovi (Laura Magli era vice di Gianpiero Maffoni), a Verolanuova (straeletto lo storico sindaco Stefano Dotti, che ha fatto il tris), Vobarno (Paolo Pavoni). Una nota a margine per Capriolo, riconquistato da Luigi Vezzoli sotto le insegne della Lega e contro FI e FdI.

Il centrosinistra si tiene Leno (Cristina Tedaldi, anche per lei è la terza volta), Borgosatollo (Elisa Chiaf, era vice di Giacomo Marniga), Bedizzole (terzo mandato per Giovanni Cottini), Castenedolo (Pierluigi Bianchini), Gavardo (Davide Comaglio), Villa Carcina (Moris Cadei), Borgo San Giacomo (Davide Pellini, vice di Giuseppe Lama).

I ribaltoni

Di Bagnolo (nuovo sindaco è Stefano Godizzi) e Adro (Davide Moretti) abbiamo detto. Cadono i sindaci uscenti di centrodestra a Rezzato (Giovanni Ventura), Calcinato (Nicoletta Maestri), Mazzano (Fabio Zotti). Tonfo delle coalizioni di centrodestra a Pontevico (bocciato il ritorno dell’ex sindaco Roberto Bozzoni) e a Salò (prevale il 28enne Francesco Cagnini, vicino al centrosinistra), cittadine che amministravano da più mandati.

Porta bene al centrosinistra la (ri)discesa in campo di Riccardo Venchiarutti a Iseo. I progressisti si riprendono anche Botticino con Paolo Apostoli. Segnaliamo l’elezione di Filippo Ferrari (assessore in Provincia) a sindaco di Mairano. Nel centrosinistra cadono i sindaci uscenti Donatella Ongaro (Sarezzo) e Gianluca Cominassi (Castegnato); passa la mano anche a Gardone Valtrompia, dove per il centrodestra ha vinto Giuliano Brunori.

Curiosità

Alcune curiosità. Angelo Formentini (centrodestra, Calvisano), Dino Mascherpa (Paisco Loveno), Marco Zotti (Zone), Giovanmaria Flocchini (Pertica Alta) e Manuel Bacchetti (Pertica Bassa) sono al quarto mandato. Mauro Bertelli amministra Irma per la sesta volta. In alcuni Comuni si è assistito al ritorno di ex sindaci di lungo corso: è andata bene a Venchiarutti (Iseo), Corrado Tomasi (Temù), Aristide Peli (Polaveno), Franceschino Risatti (Limone). Male a Gian Paolo Mora (Gavardo), Carlo Panzera (Vobarno), Anna Giulia Guarneri (Ghedi), Alessandro Sala (Cologne), Roberto Bozzoni (Pontevico). 

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