Economia

Un’azienda su tre non riesce a trovare operai specializzati

I dati Excelsior confermano le preoccupazioni degli imprenditori bresciani che investono nel «4.0»
Un’azienda su tre non riesce a trovare operai specializzati - © www.giornaledibrescia.it
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Cresce la sete di nuove leve tra le imprese bresciane, ma crescono anche gli «introvabili», ossia i profili professionali che, seppure molto richiesti, mancano. A dirlo è l'analisi del Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia sui dati del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che nel campionare le entrate programmate delle imprese bresciane per il prossimo trimestre dicembre 2018-febbraio 2019 individua più di una figura «mancante» nello scacchiere dell'occupazione.

Non a caso, nel trimentre in corso, la difficoltà di reperimento si colloca al 35% delle entrate previste contro il 25% dello stesso trimestre 2017/18. Una impennata riconducibile essenzialmente al ridotto numero dei candidati «papabili» e alla scarsa professionalizzazione degli stessi. Un fattore che, secondo il segretario generale della Camera di Commercio Massimo Ziletti, andrebbe in parte ricondotto anche agli investimenti fatti per l'Industria 4.0.

«Complici anche gli incentivi, le imprese bresciane hanno svecchiato notevolmente il loro parco macchine, acquistando macchinari anche molto evoluti - dice -: per farli funzionare, però, serve personale adeguatamente formato, e non sempre di facile reperimento». E gli «introvabili» ne sono lo specchio. Nel trimestre in questione aumenta la quota di posizioni ai cui viene richiesta l'applicazione di soluzioni creative e innovative (passa dal 18% al 22%), mentre a guidare la classifica delle professioni più richieste ci sono operai specializzati nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (5.230 posizioni ricercate, + 41,7% su base tendenziale) e operai nelle attività metalmeccaniche di altri settori (1.520, in crescita del 28,8). Seguono i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (1.500, + 45,6%). Tra gli indirizzi di studio, i più ambiti risultano la qualifica professionale a indirizzo meccanico o il diploma a indirizzo meccanico.

Excelsior consente anche, nella stima delle 31.400 assunzioni programmate dalle imprese bresciane tra dicembre e febbraio 2019 (il 13,8% in più rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, meglio del dato regionale e nazionale, rispettivamente al 9,8% e all'8,3%) una analisi dei settori più attrattivi. Più della metà delle assunzioni dovrebbe essere assorbita dai servizi, il commercio in testa con 4.510 richieste, seguito dalla filiera turistica con 3.820 e dai servizi alle persone con 3.170. Nel confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno i servizi perdono però 3 punti percentuali in favore dell'industria: le maggiori richieste vengono da quelle metallurgiche e di prodotti in metallo (5.540), dalle industrie meccaniche (3.120) e da quelle chimico-farmaceutiche, plastica e gomma (1.290). Più di 6 contratti su 10 sono offerti da Pmi (il 34% dalle imprese con 10-49 addetti e il 29% con 1-9 addetti) ma tra le grandi imprese aumentano la domanda, con una quota sul totale che passa dal 10% al 15% per le grandi con 250 addetti e più e dal 19 al 22% per le imprese con 50-249 addetti.

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