Economia

Turboden cresce negli Usa con l’impianto geotermico di Cape Station

La società bresciana, parte del gruppo Mitsubishi Heavy Industries, fornirà tre unità Orc per il progetto nello Utah, uno dei più grandi al mondo basati su Sistemi geotermici avanzati
L'impianto di Cape Station nello Utah
L'impianto di Cape Station nello Utah
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Turboden continua la sua espansione internazionale, questa volta nel fiorente mercato degli Stati Uniti. Turboden America Llc, filiale statunitense dell’azienda bresciana parte del gruppo Mitsubishi Heavy Industries, fornirà infatti tre unità Orc (Organic rankine cycle) da 60 MW ciascuna, aggiudicandosi la partnership per la seconda fase del progetto geotermico Cape Station nello Utah sviluppato da Fervo Energy.

L’impianto avrà una capacità complessiva di 180 MW, con tecnologia modulare di seconda generazione. La fornitura segue la fase 1 del progetto, in fase di avvio e con entrata in esercizio commerciale prevista nel 2026.

Con l’aggiunta delle nuove unità, la potenza installata complessiva di Turboden a Cape Station raggiungerà i 300 MW, collocando il sito tra i più grandi impianti geotermici al mondo basati su Sistemi geotermici avanzati (Egs).

Gli obiettivi

La progettazione e l’approvvigionamento delle componenti, comprese turbine proprietarie e sistemi di controllo, saranno completati entro il 2028. L’obiettivo è fornire energia elettrica programmabile e priva di emissioni di CO2, con continuità 24 ore su 24.

 Secondo l’azienda bresciana, l’operazione conferma la scalabilità della tecnologia Orc e consolida la partnership con Fervo Energy. «Con Turboden America ora pienamente operativa, possiamo supportare progetti su larga scala e rafforzare la collaborazione con i partner statunitensi», ha dichiarato l’amministratore delegato dell’azienda bresciana Paolo Bertuzzi. Dal canto suo, Fervo Energy ha sottolineato il ruolo della tecnologia Turboden nella propria strategia di sviluppo geotermico. «La fase 2 rappresenta un passo ulteriore nella nostra missione di garantire energia affidabile e competitiva» ha affermato il Cec Tim Latimer.

Cape Station, con 500 MW complessivi in fase di sviluppo, si conferma come uno dei principali progetti mondiali in ambito Egs e un banco di prova per l’applicazione su larga scala di sistemi geotermici di nuova generazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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