Timken, aziende bresciane pronte ad assumere gli operai
Quando la resilienza diventa capacità di fare rete. L’annuncio choc della multinazionale Timken non ha lasciato di sasso solo le 106 famiglie dei lavoratori del sito di Villa Carcina. Ha colpito nel profondo anche tanti imprenditori della filiera della meccanica. Piccole e medie aziende valtrumpline, contoterzisti di una delle aree più industrializzate d’Europa, che in questi mesi - tra i mille problemi di sempre - stanno vivendo una sorta di «boom» economico. Ed hanno fame di manodopora specializzata.
«Questi operai rappresentantano una incredibile ricchezza di competenze per il nostro territorio, non vanno dispersi - ci spiega Maurizio Porta, ceo di Porta Solutions, società specializzata nella produzione di transfer e multicenter con sede a poche centinaia di metri dallo stabilimento Timken -. Nel raggio di una manciata di chilometri da qui ci sono aziende pronte ad assumere questi lavoratori».
Alla Timken si producono cuscinetti ad alta tecnologia e prodotti per la trasmissione di potenza in particolare per l’automotive ed il settore ferroviario. Meccanica di precisione, know how che affonda le radici nella prima metà del Novecento, implementato ne decenni. Come altre aziende del settore, Porta Solutions è alla ricerca di manodopera qualificata.«Ci servono una quindicina di addetti da inserire nei vari reparti - chiosa il ceo -. La notizia della chiusura è un brutto colpo per il comune e la valle. Credo la decisione sia stata presa dalla multinazionale tempo fa: produrre cuscinetti e rulli conici non è semplice, il trasferimento è stato programmato nei dettagli». Porta non è l’unico imprenditore a scendere in campo: l’area di Cogozzo è ad alta densità di aziende dove il capitale umano viene messo al centro.
È il caso della Officine Meccaniche Roselli, contoterzista fornitore per i settori automotive, petrolifero e nucleare; realtà da 70 dipendenti ed i cui cancelli si trovano a poche decine di metri dalla Timken. «Stiamo cercando da tempo operai specializzati da inserire a vari livelli e mi sono già mosso in tal senso - dichiara il titolare Alberto Roselli -. Ci siamo già mossi in questo senso: cerchiamo 3 o 4 figure con esperienza da inserire nei vari reparti. La formazione dei dipendenti e la specializzazione è l’unica strada per poter tenere in vita le nostre imprese». Profili tecnico-professionali richiesti dalle filiere che restano vacanti in assenza di una risorsa adeguata. È quello che gli studiosi definiscono mismatch (divario) tra offerta e domanda di lavoro che genera un paradosso occupazionale: aumentano contemporaneamente disoccupazione e richiesta di lavoro.
Come la Roselli, cerca anche la Greiner, azienda che lavora barre di ottone della famiglia Lena con quartier generale a Lumezzane e sito produttivo a Cogozzo (in totale 100 dipendenti tra i due siti). «Il nostro pane quotidiano è l’ottone, ma credo che un collaboratoratore con esperienza non farebbe fatica ad adattarsi - spiega l’ing Roberto Lena -. Cerchiamo 5 figure da inserire in torneria. Un curriculum ci è già stato recapitato oggi».
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