Economia

Terziario: cala la fiducia delle imprese, ma i ricavi restano in crescita

I risultati dell'indagine del Centro Studi di Confidustria Brescia al 1° trimestre 2022
Confindustria Brescia - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Confindustria Brescia - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Nuovo calo del clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi. A evidenziarlo sono risultati dell'indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 1° trimestre 2022.

L’indice di fiducia si è attestato a 108, valore più basso dalla seconda metà del 2020 e rifletterebbe non tanto un ridimensionamento dell'attività delle realtà intervistate, quanto il diffondersi di generalizzate preoccupazioni in merito alle possibili conseguenze economiche della guerra fra Russia e Ucraina. A ciò si aggiunge il minore dinamismo del settore industriale, che lamenta la progressiva riduzione della marginalità («caro materie prime» e «caro energia»), con le evidenti ricadute in termini di commesse e investimenti.

Il quadro di fondo rimane positivo, pur con le rilevanti incognite del caso, legate, in primo luogo, all'evolversi del conflitto. «Oggi, pur nella diminuzione generale dei dati sulla fiducia delle imprese attive nel comparto, permane un senso di "pacato allarmismo", soprattutto per questioni su cui le aziende del Terziario non possono incidere - commenta Fabrizio Senici, presidente del Settore Terziario di Confindustria Brescia -. Le nostre aziende hanno ben chiara la situazione, ma sanno anche che devono continuamente investire sull'innovazione per rispondere alle mutate esigenze dei propri clienti».

L’andamento

Nel dettaglio, il fatturato è aumentato per il 49% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 30% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti ispettivamente a +22% e a +30%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un'evoluzione crescente (saldo netto pari a +28%)

Per quanto riguarda le prospettive: il fatturato è atteso in crescita dal 43% degli intervistati, con un saldo positivo del 24% a favore degli ottimisti; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+34%) e all'occupazione (+30%) descrivono uno scenario di possibile ulteriore rafforzamento dell'attività.

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