Tea, una biotecnologia naturale e molto più economica degli Ogm

Le Tecnologie di evoluzione assistita, meglio note con l’acronimo Tea, sono delle procedure innovative volte a modificare geneticamente le piante, tali da renderle più resistenti a batteri e funghi, più resilienti ai cambiamenti climatici e più efficienti in termini di produttività, oltre che in linea con le esigenze dei consumatori odierni.
Le Tea si differenziano dagli Organismi geneticamente modificati perché sono una tecnologia «naturale» di miglioramento genetico delle piante: in parole più semplici, al contrario degli Ogm non fanno altro che riprodurre gli stessi processi che le piante avverrebbero normalmente in natura. Per essere più precisi, invece, con le Tea si effettua un intervento su punti circoscritti del Dna, introducendo modifiche identiche a quelle che si possono generare spontaneamente in natura, operando con geni appartenenti allo stesso regno e alla stessa specie nonché riproducendo organismi con una mutazione voluta. «Per questo motivo – spiegano dal Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – le piante che si ottengono tramite le Tea non dovranno essere classificate come Ogm, che come definito dalla direttiva del 2001/18/EC del Parlamento Europeo, è un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l’accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale».
In Italia
Negli ultimi anni il sistema scientifico italiano, attraverso progetti finanziati dal Ministero dell’Agricoltura, ha sviluppato importanti competenze nell’ambito delle Tea e relativamente alle più importanti specie agricole italiane (frumento, riso, pomodoro, vite, melo e agrumi). Ciò ha portato alla selezione di piante resistenti a patologie, a stress e produttivamente migliori, e che è rimasto chiuso in laboratorio fino al 30 maggio 2023, data in cui è stato accettato all’unanimità, nelle commissioni riunite del Senato, il provvedimento che autorizza la sperimentazione in campo delle Tea tramite l’emendamento al decreto «Siccità».
I costi
Gli Ogm per di più, oltre ad aver riscosso parecchi timori tra l’opinione pubblica, rispetto alla Tea richiedono il sostegno di investimenti decisamente più onerosi.
«Le Tea sono una tecnologia biotech semplice, economica, accessibile a tutti e che ha trovato largo consenso anche da parte delle associazioni di settore, e proprio per queste caratteristiche sembra fatta su misura per fare apprezzare ancor di più la nostra agricoltura: ricca di varietà tipiche, colture di nicchia e piccole imprese», spiega Elena Sgaravatti, vicepresidente di Assobiotec, l’Associazione di categoria che rappresenta le imprese attive nel settore.
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