Economia

Superbonus agli alberghi? Una proposta sensata

L’idea del ministro Garavaglia è strategica per dare slancio a due settori importanti dell’economia: edilizia e turismo
Il Superbonus potrebbe essere esteso anche agli hotel
Il Superbonus potrebbe essere esteso anche agli hotel
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Allargare le agevolazioni del 110% anche alla ristrutturazione energetica delle strutture alberghiere. La proposta, rilanciata nei giorni scorsi dal ministro Massimo Garavaglia, in audizione alle commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue del Senato sul Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) ha senso e rappresenterebbe un volano per due settori strategici della nostra economia: l’edilizia ed il turismo appunto.

Una sfida non indifferente, considerando che il settore turistico è stato uno di quelli che maggiormente ha subito le conseguenze della pandemia e delle restrizioni che si protraggono ormai da oltre un anno. Il quadro è drammatico: a vent’anni di distanza dallo stop dell’11 settembre, il turismo ha conosciuto una nuova, imprevista, ma soprattutto devastante battuta d’arresto. I dati sono da brividi: -60/80% dei flussi globali. Per l’Italia, 219 milioni di presenze in meno negli esercizi ricettivi nei primi undici mesi del 2020, pari a -52,2% (stime Istat). Con gravissime conseguenze sull’occupazione, nonostante il blocco dei licenziamenti.

A ciò si deve aggiungere una tradizionale fragilità, rilevata dalle statistiche sotto il profilo finanziario ed una «friabilità» nella forma giuridica: poche sono infatti le società di capitale e spesso la patrimonializzazione è troppo bassa. Detto in altre parole: molti albergatori fanno fatica a sostenere i necessari investimenti per modernizzare le sale congressi, le cucine, ampliare camere e servizi, introducendo la domotica e i nuovi materiali.

Ecco perché una estensione del superbonus anche alle strutture alberghiere consentirebbe di far fare un salto di qualità al patrimonio alberghiero italiano, al quale non si mette mano da decenni, abbellendo le nostre città turistiche e rendendo il settore ancora più competitivo, rispetto a concorrenti europei ed extraeuropei.

 

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