Economia

Rincari dei carburanti, sull'A21 tra i prezzi più alti in Italia

All'altezza di Cremona, sull'autostrada tra Piacenza e Brescia, si sfiorano i 2,5 euro per benzina e gasolio
Un distributore di benzina - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un distributore di benzina - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Negli ultimi giorni in Italia si sta dibattendo molto sul nuovo rincaro dei prezzi dei carburanti, che in alcune zone viaggiano sui 2,5 euro al litro nel servito. Per esempio sull’A21 Brescia-Piacenza.

Nella prima settimana di gennaio il ministero dell’Ambiente ha rilevato nel consueto monitoraggio nazionale un aumento dei prezzi sostanzialmente in linea con il rialzo dovuto alla mancata proroga del taglio delle accise decisa dal governo Meloni. Stando a quanto pubblicato sulla pagina del ministero dedicata all'andamento dei prezzi settimanali, tra l’1 e l'8 gennaio la benzina in modalità self service è salita da 1.644 euro a 1.812 euro al litro, con un aumento di 16,8 centesimi. Il gasolio è invece passato da 1.708 euro a 1.868 euro el litro, con un rialzo dei 16 centesimi. Dal primo gennaio il rialzo delle accise è stato di 18 centesimi. 

Guardando i dati comunicati dai gestori al ministero dell'Ambiente, il Codacons ha elaborato una mappa dei prezzi più alti sulla rete nazionale. Si tratta dei prezzi del servito, poco più alti di quelli al self service. Molti i casi in cui il prezzo del gasolio è a ridosso dei 2,5 euro: ad esempio sulla Bologna-Taranto (A14) a Castel San Pietro Terme è a 2.531 euro con la benzina a 2.444 euro. Molti distributori sono poco sotto quota 2,5 (a 2.499) come sull'A21, Piacenza-Brescia (Cremona: benzina 2,449 euro, gasolio 2,499 euro) o a Taranto. Sull'A22 (Brennero) il prezzo è a 2.299 euro al litro.

In città a Brescia però, finora, solo in un distributore si sta pagando più di 2 euro al litro di carburante.

I consumatori, a partire da Assoutenti, denunciano comunque come ci sia un disallineamento tra i cali dei prezzi petroliferi internazionali e l'andamento dei listini alla pompa. Mentre si muove l'Antitrust che, sollecitata dall'esposto presentato dal Codacons, chiede la documentazione alla Guardia di Finanza, che a sua volta in settimana dovrebbe rendere noti i risultati dell'indagine svolta mentre le Procure di mezza Italia indagano. I gestori e i produttori sono sul piede di guerra e infuria anche la polemica politica sulle nuove eventuali misure. Le categorie lanciano l'allarme inflazione e gli amministratori locali si dichiarano preoccupati: ad esempio il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, segnala il «gasolio a quasi 2,42 euro al litro e benzina di poco sotto ai 2,38 euro, un sovrappiù di circa 60 centesimi rispetto alla terraferma». 

 

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