Qwarzo primeggia al Sigep con il suo packaging senza plastica
Le buone notizie, per Qwarzo, viaggiano in tandem. La prima, e più recente in ordine temporale, riguarda il prestigioso riconoscimento che l’azienda di Rovato ha portato a casa proprio ieri: la coppetta lanciata da Gondola Packaging rivestita con Qwarzo si è aggiudicata il Premio innovazione nella categoria «Packaging» al Sigep 2024. Del resto Qup, così si chiama la prima coppetta di gelato al mondo in sola carta, riesce a garantire performance ottimali proprio grazie alla tecnologia Qwarzo, un coating a base minerale che riveste la carta permettendole di resistere al caldo e al freddo mantenendo invariata la purezza del supporto.
E non è un caso che Gondola Packaging, il lancio di questo prodotto abbia fatto da apripista a una transizione sostenibile, perché l’azienda ha deciso di investire in una linea interamente priva di plastica, tutta rivestita con tecnologia Qwarzo.
All'estero
Questo ci conduce alla seconda buona notizia che riguarda la realtà bresciana. Qwarzo è stata scelta per andare in Canada con Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. L’azienda di Rovato è stata infatti invitata e selezionata per far parte del panel di eccellenze italiane che potranno presentare le loro soluzioni sostenibili e aumentare lo scambio virtuoso di risorse tra l’Italia ed il paese del Nord America. Il che non stupisce.
Il Canada è un paese particolarmente interessante per la tecnologia Qwarzo poiché è uno dei primi che ha implementato dei sistemi di esclusione dei prodotti monouso in plastica come posate, cannucce e contenitori per cibo d’asporto.
I target
Questo tipo di attenzione nei confronti di una transizione sostenibile, volta al raggiungimento di target di sostenibilità importanti entro il 2030, è sicuramente in linea con i valori che muovono l’azienda nella sua espansione globale. «Siamo molto orgogliosi dei riconoscimenti internazionali che la nostra tecnologia sta ricevendo; ancora di più nel vedere che aziende che fanno della sostenibilità la loro priorità la adottano in sempre maggiori applicazioni - commenta l’amministratore delegato di Qwarzo, Emiliano Caradonna -. È gratificante constatare come la nostra tecnologia stia portando un cambiamento dirompente e necessario. Siamo felici di continuare a supportare i nostri partner lungo questo percorso».
Lo scenario
A rafforzare le ambizioni di Caradonna, peraltro, vi sono recenti analisi scientifiche che non danno adito ad altre interpretazioni: secondo uno Studio dell’Università di Newcastle, ogni settimana ingeriamo fino a 2.000 piccoli frammenti di plastica, equivalenti a circa 5 grammi, il peso di una carta di credito; annualmente, la media di assunzione si attesta oltre i 250 grammi. La maggior parte di queste particelle, che misurano meno di 5 millimetri, viene ingerita principalmente attraverso l’acqua che consumiamo e dal packaging alimentare. Largo, dunque, a chi come Qwarzo non ha paura a credere nella rivoluzione legata alla sostenibilità ma, anzi, è in grado di trasformarla in una opportunità.
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