Economia

Psr, in arrivo quasi sei milioni per le aziende agricole bresciane

Sono i primi finanziamenti destinati dal neo assessore all’Agricoltura Beduschi
Due i filoni di investimenti previsti da Regione Lombardia
Due i filoni di investimenti previsti da Regione Lombardia
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Sono quasi 6 milioni di euro i primi finanziamenti che il nuovo assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha destinato - nei suoi primi provvedimenti - all’agricoltura bresciana.

Si dividono in due filoni: il primo finalizzato a dare un sostegno ad agricoltori dibovini di montagna e alle aziende suinicole colpite dalle conseguenze della guerra in Ucraina; il secondo per la gestione delle acque e la conservazione della biodiversità od anche la piantumazione di siepi e filari.

«Misura Ucraina»

Il primo è la cosiddetta «Misura Ucraina» (22.1.01 del Piano di Sviluppo rurale) che ammette - a livello regionale - direttamente a finanziamento 1.718 aziende, per un totale di 15,3 milioni di euro. Altri 2,1 milioni sono a disposizione di 233 beneficiari ammessi «sotto condizione», cioè liquidabili al termine di controlli ancora in corso. Le aziende del comparto suinicolo, con un patrimonio da 10 a 500 capi, riceveranno, nello specifico, 6.565 euro di finanziamento straordinario e 14.069 euro se superiore a 500 capi. Per gli allevamenti di bovini da latte in montagna il contributo è, invece, di 4.690 euro per un patrimonio da 5 a 30 capi e 9.380 se superiore. Il punto. Per Brescia il riparto delle 633 domande ammonta a 5.521.600 euro. È un «ulteriore segnale - ha specificato il neo Responsabile del dicastero regionale agricolo - di vicinanza e sostegno per due parti fondamentali del nostro comparto zootecnico. Ma anche per chi lavora per alimentare le filiere dei formaggi, delle carni e dei salumi che fanno della Lombardia un punto di riferimento nazionale. Con questa azione saranno ammesse a finanziamento 1.951 domande - a livello regionale - arrivate dai nostri allevamenti, messi a dura prova dalla scarsità di materie prime e dall’impennata dei costi energetici che si è verificata dopo lo scoppio della guerra».

Le «sentinelle»

È invece di 389mila euro a fronte di 18 domande bresciane, il finanziamento per le cosidette aziende sentinella: «Questi fondi - ha detto l’assessore Beduschi - sono destinati a migliorare la gestione delle acque e la conservazione della biodiversità e sarà possibile inoltre realizzare protezioni e recinzioni per salvaguardare la presenza di specie selvatiche, ma anche per costituire "fasce tampone" boscate. È compreso inoltre il recupero di fontanili o realizzare zone umide e pozze che consentano il mantenimento della flora e della fauna. Infine tra gli interventi è prevista l'installazione del "biobed", che impedisce la dispersione nel terreno e nelle falde di prodotti fitosanitari».

Cibus Connecting Italy

Va poi annoverato che, nei giorni scorsi, la presenza del sistema agroalimentare bresciano ha colto grandi successi con la presenza a Parma all’edizione 2023 di Cibus Connecting Italy, la manifestazione specializzata per buyers nazionali e internazionali. Un’edizione dedicata ai professionisti, durante la quale Regione Lombardia ha puntato su Brescia e Bergamo Capitale della cultura 2023, per promuovere le due città e i prodotti dei rispettivi territori.

Due province a fortissima vocazione agricola, che vantano la bellezza di 14 specialità Dop e che si sono fatte apprezzare grazie alla partecipazione dei Consorzi di tutela e delle due Strade di Sapori Valcalepio e Garda. Grande attenzione, ad esempio, è stata dedicataper la produzione di extravergine di oliva e dei prodotti nel bresciano, tra cui vini Lugana, Garda e Valtenesi. Cibus Connecting Italy è stata anche l’occasione per un tour che ha coinvolto 35 buyers internazionali. «Si è trattato - ha precisato Beduschi - di importatori provenienti da 18 Paesi, dagli Stati Uniti, dall’Australia e dai paesi arabi. Buyers anche dal Giappone e dal Brasile. Operatori interessati a rafforzare la presenza dei nostri prodotti. Un’occasione per dare quindi ulteriore impulso all'export delle nostre eccellenze. Un valore che, nel 2022, è già cresciuto del 18,1%. Spingendo il valore della produzione agricola lombarda oltre i 10 miliardi di euro».

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