Economia

Primo Promo, dal tessuto riciclato all’etichetta che germoglia

Compie 30 anni l'azienda che produce gadget e ha fatto di ecosostenibilità e tecnologia i propri punti cardine
Alcuni prodotti della collezione «Eco Merchandising» di Primo Promo - © www.giornaledibrescia.it
Alcuni prodotti della collezione «Eco Merchandising» di Primo Promo - © www.giornaledibrescia.it
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Dal tessuto riciclato all’etichetta che germoglia, la bresciana Primo Promo festeggia i suoi 30 anni di gadget e merchandising cavalcando tecnologia e green. Ma con gli occhi sempre puntati su customizzazione e taglio sartoriale.

«Quando abbiamo iniziato abbiamo scelto di offrire un prodotto realizzato appositamente per la singola azienda e la specifica occasione, senza presentare un catalogo preconfezionato. Una scelta che si è rivelata vincente e che ci ha permesso di acquisire anche grandi clienti internazionali», raccontano i due soci fondatori, Gianpaolo Cordovani e Isabella Smussi. L’evoluzione dei gadget promozionali è infatti andata incontro ad una vera e propria rivoluzione nell’arco degli ultimi 3 decenni, nella tipologia di prodotto ma anche nella realizzazione.

«All’inizio la presentazione dell’oggetto al cliente avveniva con materiale reale - ricorda Gianpaolo Cordovani -, poi si è passati alla realizzazione grafica. Ora la tecnologia ci consente di creare un campione in video o stamparlo direttamente in 3D, tagliando i tempi di approvazione e accelerando quelli di conferma dell’ordine. Grazie a internet, e la spinta allo smart working data dalla pandemia, oggi è più facile lavorare - concludono -: possiamo tenere riunioni con clienti dall’altra parte del mondo stando seduti alla scrivania».

Il punto

Il gadget promozionale, del resto, pare diventato imprescindibile: «Trent'anni fa le piccole e medie imprese del territorio erano meno attente alla promozione della propria immagine. Oggi c’è più attenzione, anche grazie ai social media - aggiunge Cordovani -. Si usano oggetti che prima non erano proprio presi in considerazione per veicolare l’identità aziendale, come una bottiglia, un frutto o un packaging ricercato, fino ad arrivare ad un'etichetta che invece di diventare rifiuto, se piantata, germoglia», evidenzia Gianpaolo Cordovani.

Ed ecco l’importanza anche del green. «Siamo stati tra i primi a proporre gadget ecosostenibili una decina d’anni fa. Non solo l’oggetto e il materiale con cui è realizzato, ma anche tutta la filiera produttiva è interamente sostenibile. Abbiamo inoltre scelto di collaborare solo con aziende la cui produzione certifichi che non vi sia sfruttamento dei lavoratori in generale, e ovviamente dei minori», sottolineano i fondatori che non nascondo la crescita esponenziale, soprattutto del comparto green.

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«Osare»

«Dopo il 2020, in cui i gadget scelti erano principalmente legati alla pandemia, come mascherine e gel personalizzati, ora si sta tornando all’abbigliamento ed agli oggetti pubblicitari più tradizionali, ma sempre realizzati con tessuti ecosostenibili». L’idea di fondo è dunque sempre la stessa: «osare», proponendo accostamenti anche insoliti tra gadget e cliente, come il cavatappi professionale per gli otorini che «stappano» le orecchie, o il set da pasta per i manager della finanza. E i risultati si vedono: dal 2017 al 2019 il valore della produzione ha registrato una crescita media annua di circa il 10% e l’Ebitda è stato del 9%.

Dopo la flessione del 2020 legata alla pandemia, i trend di crescita sono confermati anche per il 2021. Molte le iniziative organizzate per il trentennale, dall'omaggio ai clienti storici con il biglietto leggendario, che consente l'ingresso gratuito al MAXXI di Roma per i prossimi 100 anni, al sostegno al virtual tour del Castello di Brescia sino a un nuovo sito web e un nuovo magazzino.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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