Prandini all’assemblea Coldiretti: «L’agricoltura è un motore del Paese»
Il cibo è identità, economia e territorio. Il messaggio parte chiaro da Brescia, nell’incontro organizzato da Coldiretti al Brixia Forum con la partecipazione del presidente nazionale Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmudo, col vicepremier e ministro agli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani e del ministro all’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, assieme a numerosi altri ospiti e personalità istituzionali.
Ogni euro investito in agricoltura genera un ritorno in sviluppo di quattro euro, con il cibo che è diventato il primo motore economico del Paese e che va tutelato da pericoli di tensioni commerciali, insistendo sulle trattative in corso per scongiurare il rischio di una guerra dei dazi.
L’intervento
«Generiamo – afferma Prandini – un valore complessivo di 620 miliardi; abbiamo 4 milioni di occupati e abbiamo raggiunto il record storico di 69,1 miliardi di esportazioni nel 2024. Da qui al 2030, se non verremo penalizzati dall'introduzione di tassazioni da altri Paesi, potremo raggiungere 100 miliardi di valore di esportazioni delle nostre eccellenze. Se perderemo quote percentuali di export – prosegue –, potremo anche costruire nuovi mercati. È arrivato il tempo di fare delle scelte: dobbiamo investire sull’internazionalizzazione ed anche nei consorzi di tutela, perché dove i prodotti sono tutelati è molto più difficile fare italian sounding; qualcosa che vale 120 miliardi, di cui 40 solo negli Stati uniti e dove il consumatore pensa di acquistare un prodotto italiano».
Dieta mediterranea
«La dieta mediterranea – sottolinea il ministro degli Esteri Tajani – è sotto attacco da parte di interessi che puntano a sostituire, magari per grandi affari internazionali, il prodotto di qualità. E non è soltanto una questione economica: difendere quello che fanno gli agricoltori, significa voler difendere la salute di ogni cittadino. Mangiare bene vuol dire tutelare la nostra salute e vivere a lungo, il che equivale anche a far risparmiare le casse dello stato, perché incideremo meno sulle spese della sanità». Il cibo, insomma, è «l'essenza stessa dell'uomo». E tale considerazione si estende alle nostre tradizioni, includendo anche il vino: «Non vogliamo che qualcuno poi, anche le Nazioni Unite, ci vengano a dire che non bisogna bere il vino perché fa male ed è sostanza cancerogena. Non è assolutamente vero».
Il bilancio
Nell’assemblea è stato anche approvato il bilancio di Coldiretti Brescia. All’incontro sono intervenuti, per i saluti istituzionali, la presidente bresciana Laura Facchetti, la quale ha ricordato anche il valore culturale del cibo e sottolineato che «Brescia è lo specchio dell’Italia agricola: la nostra forza sta nella qualità e unicità del prodotto, nonché nella sicurezza alimentare». Hanno preso la parola la sindaca di Brescia, Laura Castelletti e il vescovo Mons. Tremolada: quest’ultimo ha richiamato l’importanza del cibo per la promozione e la crescita della comunità e, ispirandosi alla dottrina sociale della Chiesa, ha evocato il concetto di «umanesimo rurale», che si basa su tre princìpi fondamentali: dignità della persona, giustizia sociale, cura della cosa comune.
Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, rileva che la nostra, oltre che la prima sotto il profilo imprenditoriale, è anche la prima regione agricola. E «la battaglia per allontanare l’Europa da alcune idee distorte sul tema dovrà continuare».
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