Economia

Per il Financial Times anche 11 Pmi bresciane tra le Top 1000 d’Europa

La classifica del quotidiano britannico è ordinata in base alla crescita dei ricavi dal 2018 al 2021
Il Ft ha realizzato la classifica in collaborazione con Statista - © www.giornaledibrescia.it
Il Ft ha realizzato la classifica in collaborazione con Statista - © www.giornaledibrescia.it
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Sono piccole, ma hanno una capacità di crescita irreprensibile. Sono inoltre operative in diversi ambiti di attività e mostrano di aver superato con determinazione anche le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, scoppiata all’inizio del 2020. Anche quest’anno, il Financial Times ha stilato la classifica delle mille Pmi europee che presentano i migliori tassi di crescita e tra di esse vi sono undici realtà bresciane. Il periodo d’analisi del quotidiano britannico (supportato come di consueto dalla società di ricerca «Statista») va dal 2018 al 2021; le imprese selezionate dovevano presentare un tasso medio annuo di crescita del fatturato (tecnicamente definito con l’acronimo «Cagr») almeno di 36,2 punti percentuali.

Sul gradino più alto del podio della «Ft 1000: Europe’s Fastest Growing Companies» vi è la Tripledot Studios, con un Cagr del 794,7%. La società britannica produce giochi per telefonini. Al secondo posto la londinese Marshmallow, fintech attiva nel settore delle assicurazioni, con un Cagr del 659,8%, mentre il produttore italiano di batterie al litio WeCo si trova al terzo posto con un Cagr del 433,1%.

La panoramica

Londra si conferma la città con il maggior numero di aziende (83) in rapida crescita, seguita da Parigi (34) e Milano (33). Anche la provincia di Brescia, tuttavia, è ben rappresentata nella graduatoria del Financial Times. All’83esima posizione, ad esempio, troviamo la Road Link di Travagliato con una variazione media annua del fatturato pari al 157,9%. L’azienda guidata da Irina Mella Burlaco (proprietaria di una quota di capitale del 33,3%) realizza particolari strutture stradali (come i guardrail illuminati).

La seconda società bresciana presente nella «Ft 1000» si trova al 239esimo posto: è la Edu Group, con sede legale in via Lamarmora in città. L’azienda fa capo a Stefano Ghidini, vanta un Cagr del 96,3% e, come puntualizza sul suo sito internet, «è il primo distributore italiano (nello specifico di apparecchiature elettroniche, ndr) dedicato alle scuole».

Alla 362esima posizione troviamo invece la Edil Panteghini con sede legale a Mazzano e quella operativa a Borgosatollo. La società di Fausto Panteghini secondo il F presenta un Cagr del 74,2%: da una nostra verifica nel Registro imprese, però, risulta un’incongruenza tra il fatturato dichiarato a fine 2021 dalla stessa società (2,058 milioni di euro) rispetto a quello indicato nella classifica britannica (3,402 milioni). Stesso discorso per la Ecotek di Rovato, che si trova poco sotto (379esimo posto in classifica) la Edil Panteghini. L’impresa bresciana compartecipata da Guido Enrico Archetti (60% del capitale) e Luigi Braghini (40%), specializzata nell’efficientamento dei sistemi energetici, per il quotidiano inglese registra nel 2021 un monte vendite di 14,22 milioni, mentre per la Camera di commercio di Brescia iricavi dello stesso anni sono pari a 13,76 milioni. Nonostante questa «differenza», la capacità di crescita della società di Rovato resta notevole: il Cagr calcolato dal Ft è del 72,6%.

David Morini, classe 1984, guida la Pelizzari, società di interior design con sede in via Matteotti, nel centro storico, e con un Cagr del 56,9%. Oltre i cinquanta punti percentuali anche la crescita media annua riportata negli ultimi quattro anni dalla M.T. Energy di Bedizzole e dalla Falcor di Borgosatollo.

La prima realtà realizza impianti elettrici e tecnologici e vede Franco Ghetti nella veste di amministratore unico con il supporto di Greta e Roberta Iorianni. Arriviamo quindi alla Falcor, che come la Pelizzari e la Etracom conta la seconda presenza nella prestigiosa classifica del Financial Times. L’azienda di Borgosatollo, riconducibile ad Alberto e Nicola Mariani, realizza presse e compattatori di rifiuti.

Alla 686esima posizione troviamo poi la Etracom, società con sede a Concesio, compartecipata da Loretta Simoni e Simone Bonetti in egual misura, attiva nella vendita di materassi e doghe (anche online) e con un Cagr del 48,6%. Infine, nella parte più bassa della graduatoria, troviamo le ultime tre Pmi bresciane.

Tra di esse, c’è la società di consulenza (per lo più in ambito energetico) Gs Service di Montichiari, con un Cagr del 40,1%. Realtà che fa capo a Simone Guarisco (presidente) e Marco Pedercini . Rilevante anche la storia della Fattidigrano di Soiano del lago, rete d’impresa composta da sei realtà attive nel settore della panetteria, con un Cagr del 38% e guidata da Mauro Passiatore. Chiude la classifica dei bresciani nella Top 1000 del Financial Times la Gummy Industries, agenzia di comunicazione digitale che fa riferimento ad Alessandro Mininno e Fabrizio Martire (rispettivamente con il 47% del capitale) e che dal 2018 al 2021 ha riportato un Cagr del 37,3%.

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