Economia

Oldrati, un nuovo stabilimento per super-polimeri nel polo di Adro

Investimento di 10 milioni per un sito produttivo da 11mila metri quadrati. Fatturato su del 20% a 180 milioni
Il rendering del nuovo stabilimento che verrà realizzato ad Adro - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il rendering del nuovo stabilimento che verrà realizzato ad Adro - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Re-shoring, near-shoring, ma anche friend-shoring. La crisi pandemica, le tensioni geopolitiche, le difficoltà della logistica internazionale aggiornano sempre più in fretta il vocabolario della globalizzazione. Le aziende si adeguano e tornano a produrre in patria, o quanto meno avvicinano le produzioni ai Paesi vicini o «friendly». È quanto sta facendo anche il gruppo Oldrati, leader italiano del settore gomma-plastica, con l’investimento di 10 milioni di euro per la realizzazione del nuovo stabilimento produttivo ad Adro, dove da alcuni anni si trova il quartier generale della società.

«L’obiettivo è anticipare i tempi e le future tendenze del mercato - dichiara il ceo Manuel Oldrati -. Pensiamo nei prossimi anni si consoliderà il fenomeno di near-shoring che avrà come conseguenza il rafforzamento delle filiere produttive a livello di blocchi regionali. Il re-shoring ha toccato nell’ultimo decennio il settore della moda, ora interessa anche settori come la meccanica e la componentistica. Questo importante investimento ad Adro ci dà la possibilità di muoverci d’anticipo: ci farà trovare pronti pronti per soddisfare al meglio le crescenti esigenze dei clienti».

L'investimento

Il cantiere del nuovo stabilimento produttivo da 11 mila metri quadrati aprirà a breve (il plant pronto a cavallo del nuovo anno); sorgerà adiacente all’attuale sede di via Marzaghette ed ospiterà linee tecnologicamente all’avanguardia dedicate alla produzione di «high-tech polymers», prodotti di altissima qualità realizzati con materiali innovativi. Sul tetto dello stabilimento verrà installato un impianto fotovoltaico con una capacità di circa 1.000.000 kwh l’anno.

«Il progetto tiene bene in mente i principi di ecosonstenibilità, rispetta le best practices per ottimizzare l’impatto energetico e ridurre il cosumo di risorse naturali - spiega Oldrati -. Abbiamo lavorato sulla cogenerazione, su innovativi sistemi di utilizzo dell’acqua, le migliori condizioni di areazione ed illuminazione. Al nuovo impianto fotovoltaico se ne aggiungeranno presto altri che occuperanno tutti gli edifici esistenti». Non solo: «A regime, il nuovo stabilimento produttivo darà lavoro a circa un centinaio di persone con importanti effetti positivi per il territorio di Adro».

I numeri del gruppo

Oggi Oldrati è una realtà fortemente internazionalizzata, accanto agli storici stabilimenti di Villongo, Adrara, c’è il quartier generale di Adro, i siti di San Pancrazio, di Agrate Brianza e Cambiago, e all’estero in Turchia (a Bursa) e il grande sito in Slovacchia (a Humenné). Con il nuovo investimento l’area produttiva del gruppo in Franciacorta sale quindi a circa 45mila metri quadrati.

Il gruppo è leader nella produzione di componenti in gomma, plastica e silicone, con un fatturato aggregato che nel 2021 ha toccato i 180 milioni di euro, in crescita del 20% sul 2020. «Il 2021 è stato un anno molto buono, il migliore di sempre - confida il ceo -. A spingere sono stati i componenti per il settore elettrodomestici, l’automotive fino allo scorso agosto, il riscaldamento grazie alle agevolazioni per l’edilizia. Il gruppo ha ampiamente recuperato il calo del 2020, anno della pandemia, superando anche i ricavi del 2019». E oggi? «Oggi tutte le aziende sono sull’ottovolante. I costi delle materie prime sono alle stelle, alcuni materiali sono introvabili come il silicone ed i fluorurati. Bisogna prestare la massima attenzione e trovare accordi con i clienti per trasferire l’extra-costo».

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