Economia

Occupazione, gli over 50 i più numerosi al lavoro

Per la prima volta hanno superato quota dieci milioni. Gli under 35, anche per il calo demografico, sono 5,3 milioni
I 50enne sono i più numerosi al lavoro - © www.giornaledibrescia.it
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In Italia gli occupati nel secondo trimestre restano sostanzialmente stabili rispetto al trimestre precedente e crescono di 226mila unità sull’anno; ma la crescita si concentra nel Mezzogiorno con 96mila persone al lavoro in più: così, secondo gli ultimi dati Istat, al Sud per la prima volta dall’inizio delle serie storiche nel 2004 si è superato il 50% del tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni toccando il 50,1%.

Invecchiamento

Dai dati Istat emerge anche che a causa dell’invecchiamento della popolazione e della stretta sul pensionamento anticipato cresce l’età media degli occupati con gli over 50 che superano per la prima volta quota 10 milioni di unità con un aumento di 96mila unità sul primo trimestre e di 422mila sul secondo trimestre del 2024. Sono il gruppo più consistente e rappresentano quasi il 42% delle persone al lavoro nel secondo trimestre (24 milioni 169mila anche questo un dato record dall’inizio delle serie storiche con un milione di occupati in più rispetto al 2019).

Gli under 35, soprattutto a causa del calo demografico e dell’aumento degli anni di formazione, sono poco più della metà degli over 50 con 5 milioni 333mila unità, in calo di circa 61mila unità sull’anno precedente e di circa 2,4 milioni dall’inizio delle serie storiche. Il tasso di occupazione in questa fascia di età in 21 anni è passato dal 52,4% al 44,3%. Negli stessi anni tra i 50 e i 64 anni il tasso di occupazione, soprattutto grazie agli interventi di stretta sul pensionamento, ma anche alla maggiore partecipazione al mercato del lavoro delle donne, è passato dal 42,4% al 66,4%.

Crescita

Per quanto riguarda i settori i dati sono positivi per l’industria in senso stretto, che con 4,8 milioni di occupati ritorna ai livelli raggiunti nel 2008, mentre guardando alle aree territoriali del Paese, il Mezzogiorno segna la crescita più significativa con 96mila unità in più su base annua a fronte della crescita di 89mila al Nord e di 43mila al Centro. Infine, il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre del 2025 è rimasto stabile. 

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