Neosperience, cambio al vertice: Melpignano lascia la presidenza

La quotata bresciana Neosperience dà il via a una transizione della governance: Dario Melpignano rassegna le dimissioni da presidente e consigliere del Cda e diviene chief innovation officer di gruppo a supporto degli organi direzionali. Lo ha deciso il Cda del solution provider quotato su Euronext Growth Milan. Nel dettaglio, il Cda ha approvato una riorganizzazione della governance che «allinea la leadership agli obiettivi di crescita nelle soluzioni di AI applicata», spiega una nota.
Melpignano, in continuità con la sua posizione di cofondatore e azionista rilevante, ha garantito la continuità della sua collaborazione. Ciò permetterà a Neosperience, assicurano dalla sede del gruppo, di «continuare a contare sull’apporto di Dario nell’indirizzare l’evoluzione della roadmap tecnologica e le strategie di prodotto AI del gruppo». Il Cda ha contestualmente deliberato la nomina di Luigi Linotto, vicepresidente e cofondatore della società, quale presidente del Cda e la conferma di Michele Patella, attuale direttore generale, quale amministratore delegato.
La semestrale
Neosperience ha registrato nel primo semestre 2025 ricavi più contenuti rispetto allo stesso periodo 2024, pari a 4,6 milioni di euro (da 5,5 milioni nel semestre e 10,5 milioni per l’intero 2024). Ciò è riconducibile a un «deciso cambiamento del mix dei prodotti e servizi venduti ai clienti», spiega la società. In particolare si segnala che «si è concentrata nello sviluppo delle aree Prodotti e Servizi e Software Engineering, in cui è maggiore il contributo dell’Intelligenza Artificiale e che pesano per la metà del fatturato totale della Spa; queste due linee hanno registrato una crescita dell’ordine del 40% rispetto allo scorso esercizio». Si è scelto, inoltre, di «razionalizzare» le linee di business caratterizzate da una minore redditività.
A livello di margini, c’è stato un sensibile miglioramento della redditività del primo semestre 2025 con un Ebitda della gestione corrente che, al netto dei costi straordinari non ripetibili, è positivo per 0,5 milioni. A livello consolidato si evidenzia un andamento «prossimo a quanto conseguito nello scorso esercizio», con un fatturato pari a 10,8 milioni nel I semestre 2025 contro i 13 milioni di un anno fa.
Lo scenario
Il gruppo sta proseguendo gli incontri e le discussioni con gli istituti di credito con l’obiettivo di arrivare «il prima possibile» a definire un accordo che consenta di concludere positivamente la «Composizione negoziata della crisi» e completare le fasi per ottenere la riammissione del titolo alla trattazione in Borsa. La società spiega di aver identificato le figure di esperto indipendente, che verifichino il piano finanziario, presentato dalla società a marzo. Entro il mese di ottobre 2025 il piano definitivo verrà presentato alle banche. Il Cda ha infine deciso di posticipare il progetto di Ipo sul Nasdaq.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Economia & Lavoro
Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.