Economia

Nella FT 1000 del Financial Times anche dieci imprese bresciane

Il quotidiano britannico seleziona le migliori realtà europee per crescita dei ricavi tra il 2017 e il 2020: 235 le realtà italiane
Il quotidiano britannico Financial Times
Il quotidiano britannico Financial Times
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Sono dieci le imprese bresciane sul podio della classifica «FT 1.000» redatta dal quotidiano britannico Financial Times in collaborazione con la società di ricerca Statista.

Vale a dire, la quotata Neosperience (tecnologie empatiche) di Brescia; Filva (Costruzioni) di Rezzato; Pelizzari (interior design) di Brescia, Falcor (presse) di Borgosatollo; CodicePlastico (sviluppatori, analisti, designer) di Brescia, Lmg Building (costruzioni) di Corteno Golgi; Etracom (materassi e doghe) di Lumezzane; Confezioni Velvet (abbigliamento) di Manerbio; Maverick Group (informatica) di Montichiari e LM Medical division (testaletto per ospedali) di Palazzolo. Sette di queste realtà, peraltro, rientrano anche nella classifica delle «500 piccole imprese che fanno grandi Brescia» pubblicata dal Giornale di Brescia il 28 febbraio.

La classifica generale

La lista che comprende le aziende di 33 Stati europei con il più alto tasso annuo di crescita dei ricavi nel periodo compreso tra il 2017 e il 2020 - annovera infatti ben 235 realtà italiane (per il secondo anno consecutivo il nostro Paese è il più rappresentato), di cui appunto dieci del nostro territorio. Tuttavia, sebbene l’Italia sia il paese con il maggiore numero di aziende «incoronate» nell’edizione 2022 della FT 1000, nessuna impresa figura però nelle prime cinque posizioni. Il podio va infatti alla finlandese Swappie, società specializzata nella vendita di iPhone ricondizionati, con un Cagr (tasso medio annuo di crescita del fatturato) del 477%, a testimonianza dell’importanza crescente dell’economia circolare nel contesto attuale. Seguono Kilo Health, realtà lituana attiva nel campo della sanità digitale, il cui tasso di crescita è stato del 450%, e Oci Group, azienda innovativa britannica che offre soluzioni commerciali nell’ambito della supply chain, e completano le prime cinque posizioni la piattaforma di intrattenimento inglese Only Fans e l’azienda tedesca Enpal, specializzata nella fornitura di sistemi di energia solare.

Le stelle italiane

Tornando invece alle italiane, la prima realtà del Belpaese che compare tra le mille è Winelivery, servizio di consegna a domicilio di vini e alcolici in oltre 70 città in tutta Italia: la startup ha registrato un Cagr del 304% tra il 2017 e il 2020 e un fatturato di quasi 7,5 milioni di euro nel 2020. Winelivery ha sede a Milano, terza città europea con il maggior numero di aziende ad alto tasso di crescita, ben 33. Per trovare la prima bresciana, invece, scendiamo alla posizione 147 dove spicca la Falcor di Borgosatollo, distributore leader in Italia di presse verticali per la compattazione di rifiuti da imballaggio: registra un incremento del 117,38%, complice un fatturato che nel 2020 ha sfiorato i 3 milioni di euro (erano meno di 300 mila del 2017). Seguono Lmg Building (+81,67%, in 314esima posizione, con un fatturato di 6,25 milioni) e Etracom, nella classifica per il terzo anno consecutivo, con un tasso medio del 75,4% e un volume d’affari di 22,9 milioni di euro che le vale il 364° posto.

Più ampio lo scarto con le altre realtà made in Brescia. Se Pelizzari si piazza al 541 posto (tasso di crescita del 58,2%), Codiceplastico arriva al 578esimo (54,97%) e Filva al 655esimo (50,69%), seguita da Maverick al 738esimo (46,94%). Per trovare Neosperience, unica società quotata tra le bresciane presenti nella classifica europea, bisogna invece scorrere l’elenco sino alla posizione 755 (qui l’incremento annuo medio è del 46,28%) mentre LM Medical division arriva al 870 esimo (+40,82%) e Confezioni Velvet al 983esimo (+37,09%).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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