Nella biofattoria Paradello tornano le galline ovaiole

Nel mosaico verde e oro tra Rodengo e Castegnato la biofattoria Paradello è una tessera di cascine, campi e pollai: uno per le galline e quattro per i polli, ciascuno circondato da un pascolo dove i pennuti razzolano liberamente. Da gennaio, però, razzolano ben poco.
«Abbiamo dovuto sospendere l’allevamento di polli e galline a causa dell’aviaria» racconta il fattore Michele Turelli. L’epidemia, diffusasi in Europa nel 2017, ha colpito duramente la Lombardia, costringendo molti allevatori a sopprimere i loro esemplari. Dopo il picco dello scorso autunno l’emergenza è rientrata, ma ha spinto l’Ats a varare nuove norme.
Pur non avendo perso animali, la Paradello ha dovuto apportare modifiche alle strutture per continuare l’attività. L’impegno è durato alcuni mesi, che hanno dato buoni frutti. «Siamo pronti ad accasare nuovamente le galline ovaiole - conferma Turelli - abbiamo costruito la "dogana danese": una zona antistante al pollaio dove l’allevatore si cambia le scarpe». L’aviaria, infatti, è causata da deiezioni avicole venute a contatto con il pollame o le uova: per scongiurare il rischio gli allevatori devono assicurarsi che scarpe e vestiti siano incontaminati. Un’altra misura presa contro il virus è stata la cementificazione del pavimento del pollaio, per renderlo lavabile.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato