Economia

Dalla pesca ai campi da calcio: l’azienda La Rete tra le top 100 italiane

Veronica Massussi
Il retificio di Monte Isola nel report delle eccellenze sportive ed è l’unico rimasto sull’isola
La società è stata fondata nel 1983 - © www.giornaledibrescia.it
La società è stata fondata nel 1983 - © www.giornaledibrescia.it
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«Innovare rispettando la tradizione». Può essere questo lo slogan del retificio La Rete con quartiere generale a Monte Isola sul lago d’Iseo, azienda che, forte del suo business che affonda le radici nel passato ma si proietta nel futuro, è stata inserita nel report «100 storie italiane di sport».

Il rapporto, introdotto da un intervento de vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, è promosso e realizzato dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con Fondazione Symbola, Confartigianato e Deloitte come knowledge partner. Insieme al retificio bresciano, fondato nel 1983 da Elio Agnesi e Fiorello Turla a Siviano di Monte Isola, figurano realtà di primissimo piano nel settore quali Cisalfa, Colmar, Colnago, Cressi, Dainese, Dal Dosso Group, Dallara, Diadora, La Sportiva, Leitner, Pirelli, per citare solamente alcune realtà aziendali che nello sport hanno mantenuto la tradizione proiettandola nel futuro.

Il perché

Il perché della presenza de La Rete nel novero di queste centro eccellenze bresciane in ambito economico-sportivo è presto detto: «In un luogo da sempre legato alla produzione di reti da pesca, l’azienda ha trasformato un sapere tradizionale in innovazione, applicandolo agli impianti sportivi e ai sistemi di sicurezza – si legge all’interno del report –. Oggi la società è presente in impianti sportivi di ogni tipo, con soluzioni come le reti a maglia esagonale colorata e reti sponsorizzate per volley e tennis. Realizzazioni che nel tempo sono state scelte dai più grandi stadi italiani, dall’Olimpico di Roma allo Juventus Stadium di Torino, fino al Maradona di Napoli».

Uno dei due titolari de La Rete, Fiorello Turla, ha presenziato a Roma alla presentazione dei cento esempi di eccellenza produttiva, artigianale e tecnologica italiana, portavoce di una vera e propria specializzazione che fa di Monte Isola un unicum sul territorio nazionale. Per di più il retificio è l’unico rimasto, fedele ad una presenza storica che viene ricordata anche dall’annesso Museo della rete.

Il museo

«Per secoli la realizzazione delle reti ha rappresentato la prima attività dell’isola insieme alla pesca – spiega Turla –. Un sapere tramandato di generazione in generazione che costituisce oggi un vero patrimonio immateriale». Per questo motivo, per non perdere nulla della memoria tramandata, è stato realizzato il museo, punto di riferimento per chi vuole visitare l’isola e conoscere le sue tradizioni.

Un museo per i turisti ma anche per gli abitanti, che testimoniano come la rete sia stata parte, ed ancora in alcune versioni innovative lo è, dell’economia isolana. I prodotti de La Rete comprendono reti per molteplici tipologie di sport, anche da spiaggia, articoli da giardino ed amache. La «punta di diamante» rimangono però le reti da calcio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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