Economia

Moda, l'azienda bresciana Pango sogna in grande e arriva a New York

La nuova collezione dell'azienda di abbigliamento di Bassano Bresciano arriva nella Grande Mela. Prossimo obiettivo: un corner nella metropoli
Giulia Accardi per Pango
Giulia Accardi per Pango
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Pango sbarca a New York. L’obiettivo è aprire un corner nella metropoli nel 2024. «È una prospettiva a cui stiamo lavorando con il nostro partner degli Stati Uniti» spiega Gianfranco Scotuzzi, amministratore unico della società di Bassano Bresciano. Un traguardo che sarebbe la ciliegina sulla torta per l’azienda di abbigliamento femminile che proprio nel 2024 celebrerà i cinquant’anni di attività.

Questa per Pango è la terza collezione a sbarcare oltre oceano, sintomo di quanto il lavoro svolto dal brand sia apprezzato dai newyorkesi: dopo entrambe le collezioni per la stagione in corso, anche quella primavera-estate 2023 è pronta a prendere il volo. Un grande traguardo che non si esaurisce qui perché tra gli obiettivi c'è anche quello di consolidare la presenza negli Stati Uniti con un corner monomarca. «Tre anni fa ci siamo trovati a dover prendere delle decisioni difficili - dice Scotuzzi -. Con la pandemia abbiamo stretto i denti, non abbiamo chiuso, mentre molte realtà vicine a noi non ce l'hanno fatta. Sono stati anni complessi, ma lo scorso anno è stato di forte ripresa».

I numeri

I vertici alla guida di Pango
I vertici alla guida di Pango

L'azienda ha chiuso il 2022 con un fatturato di quasi 10 milioni di euro (il balzo è del 43%), riavvicinandosi così ai risultati pre-Covid. Attualmente circa il 25% della produzione è destinata all'export: Germania, Regno Unito, Belgio, Svizzera e Spagna sono tra i mercati principali. Da quest’anno poi, ad aggiungersi alla lista, anche gli Stati Uniti, grazie ad una commessa newyorkese.

In Italia, tra i principali clienti Pango conta gruppi come Sorelle Ramonda e Rinascente - per quest’ultima, in particolare, è tra i primi produttori del private label. Oltre ai marchi di proprietà, infatti, l’azienda ha un’importante linea di produzione per private label aumentata dal 25% al 35% da inizio della pandemia.

I grandi brand sono tornati a produrre in Italia. «Mi è capitato di vedere tre nostri capi - dice Scotuzzi - nella vetrina di un negozio Diesel di Forte dei Marmi, devo dire che mi sono emozionato».

La collaborazione

Nel 2022 ha compiuto 25 anni la linea «Gaia Life», dedicata alle donne con taglie fino alla 60, con l’obiettivo di valorizzarne le curve femminili. «È il prodotto che ci assicura il 50% del nostro fatturato. Negli anni ’90, quando Gaia Life è nata - confida Scotuzzi - la moda curvy tendeva più che altro a nascondere le forme. Gaia è nata per rovesciare quest’idea, come contrasto al fenomeno sempre più diffuso del body shaming e per contribuire a sensibilizzare sull'importanza della bellezza fatta di unicità, di diversità».

Negli ultimi anni, il tema dell’inclusività è esploso, anche attraverso i social. Da qui, la decisione di dare un volto alla linea, scelta che è ricaduta su Giulia Accardi, nota modella, scrittrice e attivista: «Sono venuto a conoscenza di Accardi tramite un programma tv - continua l’amministratore -. Mi è piaciuta la sua sicurezza e mi ha colpito il suo messaggio».

Nel 2022 la curvy influencer è diventata testimonial di «Gaia Life», nel 2023, invece, sono stati realizzati venti capi con la sua firma. Nuovi obiettivi e nuovi orizzonti per Pango, quindi. Non ci resta che aspettare qualche novità dalla Grande Mela.

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