Mobilità green e innovazione: Metelli cresce e guarda al 2030

Avviato, con il supporto del Mise, il progetto per le pompe elettriche: «In primis la sostenibilità»
Il presidente Sergio Metelli - © www.giornaledibrescia.it
Il presidente Sergio Metelli - © www.giornaledibrescia.it
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Il 2023 sarà ricordato in Metelli non solo come un anno molto positivo. Con la chiusura dello scorso esercizio, il gruppo dell’automotive di Cologne (pompe acqua) ha raggiunto i risultati attesi e messi a punto con un complesso progetto delineato prima che scoppiasse la pandemia da Covid.

«Lo scorso anno - conviene il presidente Sergio Metelli - sono arrivati pressoché a completamento tutti gli sviluppi del Piano industriale 2020-2025 e delle decisioni strategiche degli anni precedenti volti appunto al rafforzamento delle linee di prodotto legate al cooling (raffreddamento del motore, ndr)».

Negli ultimi dodici mesi, i ricavi della Metelli hanno compiuto un balzo del 18%, passando 145,68 a 171,22 milioni di euro. «Un incremento frutto sia del recupero delle vendite rispetto al 2022 - spiega sempre il presidente - sia allo sviluppo di nuovi mercati». A tal proposito va ricordato che tra le ultime operazioni concretizzate dal gruppo di Cologne, vi è l’inaugurazione (la scorsa primavera) di un sito produttivo in Cina con la controllata Taxin, che produce ancora pompe ad acqua per auto e vanta proficui scambi commerciali con gli Stati Uniti.

La Metelli ha migliorato sensibilmente anche l’Ebitda (o Margine operativo lordo), cresciuto da 7 a 17,7 milioni, e il risultato netto: all’ultima voce del conto economico è tornato l’utile per un valore di 4,66 milioni (il 2022, invece, riportava una perdita di 4,22 milioni). Positiva anche l’evoluzione della situazione finanziaria della società, che è passata da un debito (consolidato) di circa 39 milioni a 29 milioni, seppur a fronte di investimenti per 9 milioni. «La nostra attuale situazione finanziaria e l’importante capitalizzazione della società - sottolinea l’imprenditore - ci consentono di gestire con tranquillità il nostro futuro e di valutare nuovi investimenti in linea con la nostra prossima strategia industriale».

Lo scenario

Il nuovo piano industriale sarà definito entro la fine di quest’anno condurrà la Metelli al 2030. «Sicuramente - non nasconde il numero uno dell’azienda - prevederà l’investimento in attività di Ricerca e sviluppo per acquisire sempre maggiori conoscenze e poter offrire soluzioni, con il prodotto pompa acqua elettrica, al futuro della mobilità sostenibile, anche grazie alla partecipazione (con il progetto Pemso, che sta appunto per Pompe elettriche per una mobilità sostenibile) ai piani finanziati dal Mise all’interno del bando "Accordi per l’innovazione"».

Sergio Metelli non esclude «se vi sarà l’opportunità» anche un’ulteriore espansione per linee esterne, attraverso una nuova acquisizione. «Di sicuro - premette - verrà mantenuta alta l’attenzione alla sostenibilità ambientale, sia con l’avvio di un secondo parco di pannelli fotovoltaici, che si aggiungerà a quello già avviato nel 2023, permettendo di generare circa 1.400 Mw annui di energia rinnovabile. Questa sviluppo rappresenta un importante testimonianza dell’impegno del nostro gruppo verso una sempre maggiore trasparenza e responsabilità, stabilendo i fondamenti per una strategia Esg».

Anche se le tensioni internazionali continuano a condizionare i mercati (il conflitto russo ucraino, ad esempio, mantiene ancora alti i prezzi dell’energia, anche se non più come ai livelli del 2022. O, ancora, sono ormai noti i rincari subiti dai trasporti e dai noli), il gruppo Metelli, con un efficace efficientamento dei processi, sta controllando al meglio la situazione. I primi risultati del 2024 lo confermano: nel semestre si mantiene a ottimi livelli il livello dei ricavi e della redditività. «L’Ebitda - svela Metelli - è addirittura superiore a quello del 2023».

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