Metal Work, 69 società e 264 milioni di ricavi

L’obiettivo è raggiungere i 350 milioni entro il 2028. L’azienda è però molto impegnata anche nel sociale: 16 giornate di prevenzione oncologica e 380 visite per i dipendenti
I manager alla guida. Da sinistra: Valentino Pellenghi, Daniele Marconi e Gianpietro Gamba © www.giornaledibrescia.it
I manager alla guida. Da sinistra: Valentino Pellenghi, Daniele Marconi e Gianpietro Gamba © www.giornaledibrescia.it
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Quando nel 2016 incontrammo per l’ultima volta a Concesio l’imprenditore Erminio Bonatti, in occasione della presentazione dei dati di bilancio, ebbe modo di riaffermare con forza due concetti di cui era profondamente convinto: «I dipendenti ed i manager della Metal Work sono il nostro asset principale. Io credo sia possibile produrre in Italia ed essere competitivi nel mondo».

A sette anni dalla morte del fondatore, il mercato dei componenti per automazione e pneumatica è profondamente cambiato, ma il «modello Bonatti» si è rivelato, anno dopo anno, vincente.

L’attenzione ai lavoratori

«È il compito che ci è stato affidato dal Trust, nato per volontà del fondatore – spiegano i tre manager alla guida del gruppo, Daniele Marconi, Gianpietro Gamba e Valentino Pellenghi –. In questi anni abbiamo ricevuto decine di offerte di acquisto: si sono fatti avanti grandi gruppi, fondi, multinazionali. Ma cosa succederebbe ai 600 lavoratori degli stabilimenti di Concesio se vendessimo l’azienda? Il mandato che ci è stato affidato è crescere e creare lavoro nel territorio: questa resta la nostra Stella Polare».

Gli obiettivi

I tre manager hanno centrato l’obiettivo. Dopo il record di fatturato del 2022, che ha visto superare per la prima volta la fatidica soglia dei 250 milioni di euro (per l’esattezza 255,3 milioni), Metal Work Holding – realtà leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti per automazione e pneumatica – ha chiuso il 2023 con ricavi a quota 264 milioni. «Puntiamo ad arrivare a 350 milioni entro il 2028, con un incremento su base annua di oltre il 6% – spiegano Marconi, Gamba e Pellenghi –. Il nostro è un settore in grande evoluzione. Il core business di Metal Work resterà quello dell’automazione industriale, come Bonatti ci ha indicato. Ma prende piede la meccatronica: noi ci stiamo muovendo in varie direzioni, diversifichiamo in settori sinergici a quello della pneumatica».

Il riferimento è alla divisione nata nel 2022, costituita da 5 società (Cmc, Crc, Eurocomp, Compressori Service e Brixia Compressori, insieme valgono 10 milioni di ricavi) che fanno capo alla Eurocomp Holding. Ma anche alla RaEnergy, specializzata in impianti fotovoltaici.

A livello globale

Europa, Stati Uniti, Indonesia Sudafrica, India: Metal Work è presente con società ai quattro angoli del mondo. Una «multinazionale tascabile», che cresce anno dopo anno, e oggi composta da ben 69 società. Sono 11 i siti produttivi; 44 «commerciali manifatturiere» di cui 26 all’estero e 18 in Italia. «Non abbiamo realtà puramente commerciali: la forza di Metal Work è servire il cliente a 360 gradi – spiega Marconi –, con prodotti custom, modificati in loco, a misura del cliente».

«I competitors sono colossi internazionali dieci volte più grandi di noi – spiegano i manager -. Per questa ragione è necessario essere sempre più competitivi: mantenere i costi più bassi, investire in innovazione di processo e di prodotto. Negli ultimi tre anni abbiamo investito qualcosa come 54 milioni di euro, solo nel 2023 sono stati 18,4 milioni».

I numeri del 2023

Sale il fatturato, in leggero calo i margini con un Mol (Margine operativo lordo) che passa da 40,5 a 38,2 milioni (dal 15,86% al 14,47%) perché «la variazione dei prezzi delle materie prime non è stata interamente trasferita». Il risultato operativo passa da 22,7 milioni a 18,9 milioni. L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 11,8 milioni in calo rispetto ai 21,2 milioni del 2022.

I fattori ambientali, sociali e di governance hanno assunto un’importanza sempre maggiore in Metal Work che lo scorso febbraio ha adottato il modello di «organizzazione, gestione e controllo 231». Tra le attività sociali si segnala l’iniziativa di carpooling avviata nel settembre 2023 e che ad oggi coinvolge 109 dipendenti.

Nel 2023 la società ha organizzato 16 giornate di prevenzione oncologica ed effettuato 380 visite per i dipendenti che ne hanno fatto richiesta. Ha devoluto 500mila euro per progetti di solidarietà e borse di studio nel Bresciano, ma anche Sud Africa ed Emilia Romagna. //

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