Melegatti: il «miracolo di Natale» va in fallimento
Il «miracolo di Natale», con i forni riaccesi in extremis grazie all’intervento del fondo maltese Abalone, aveva illuso che la Melegatti potesse salvarsi. Ma fermata la produzione a gennaio 2018, e passati 4 mesi ad attendere una ripartenza, l’avventura dell’azienda che nel 1894 brevettò il pandoro sembra arrivata alla fine.
Sfilatesi via via tutte le aziende e i fondi che volevano risollevarla, per il peso di un debito stimato in 50 milioni, la Melegatti è stata dichiarata fallita oggi dal Tribunale di Verona; fallimento anche per la controllata «Nuova Marelli» di San Martino Buon Albergo (Verona).
Il Tribunale ha accolto l’istanza presentata venerdì dal pm Alberto Sergio, constatata la pesante situazione debitoria dell’azienda che, tra dipendenti diretti e stagionali, dà lavoro a 350 persone. I lavoratori in Cig hanno lanciato un appello chiedendo di separare il giudizio sulle responsabilità degli amministratori dalla strada che potrebbero dare un futuro a Melegatti. Sul fallimento dell’azienda è intervenuto il governatore Luca Zaia, spiegando che «attende il commissario per un primo confronto».
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