Maggio freddo e luglio caldissimo: vigneti comunque in salute
Vigneti? Con picchi di temperatura dei giorni scorsi se la è cavata molto bene. Del resto la vite è una liana tropicale, e quindi il gran caldo lo sopporta piuttosto bene. Inoltre ha una incredibile capacità di sviluppare le radici anche, se non trova l’acqua, per decine di metri.
E nessun vignaiolo bresciano ha ancora fatto ricorso all’irrigazione di soccorso. A maggio le temperature erano incompatibili con uno sviluppo vegetativo della nostra liana (il range ottimale è tra i 23 e il 28 gradi). Così le viti si sono in qualche modo «ibernate» per quasi un mese. Un mese perso in vista della vendemmia. A giugno è arrivato il calduccio e lo sviluppo ha ripreso recuperando almeno 15 giorni, ma a luglio si è andati ben oltre i 30 gradi e quindi altro stop, ma è bastata la pioggia di questi giorni per far ripartire il tutto. La vendemmia sarà quindi ritardata, ma non poi di molto e secondo le zone.
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