La Linea Verde, le neuroscienze per conquistare nuovi mercati

All’ultima edizione di Tuttofood il gruppo La Linea Verde ha presentato ufficialmente il progetto, realizzato insieme alla bresciana Thimus, che utilizza le neuroscienze per indagare le preferenze dei consumatori. La consistenza, la fragranza, il gusto di un’insalata; ma anche comprendere l’impatto dei fattori culturali sugli alimenti consumati. L’obiettivo è studiare e rimodellare le ricette dei prodotti prima dell’immissione sul mercato; cercare quei sapori che rendono il prodotto familiare; intercettare i gusti che variano da nazione a nazione.
Il gruppo
L’analisi del comportamento dei consumatori è una delle sfide del gruppo presieduto da Franco Polotti e guidato da Domenico Battagliola. L’obiettivo è conquistare nuovi mercati, diventare player globale nella produzione di insalate pronte e piatti freschi di IV Gamma. Fondata a Manerbio nel 1991, La Linea Verde vende oggi le sue referenze in 25 Paesi nel mondo; conta oltre 1.600 dipendenti negli otto siti produttivi in Italia, Spagna, Serbia e Francia; ogni giorno produce 2 milioni di pezzi e lavora 250 tonnellate di materia prima.
«Vogliamo portare il piacere del cibo fresco e pronto nelle tavole di tutto il mondo – spiega il Ceo Domenico Battagliola –, attraverso un modello sostenibile basato su innovazione, competenza e rispetto. Controlliamo l’intera filiera, ottimizziamo consumi e impatto ambientale e continuiamo a cercare soluzioni che coniughino qualità, gusto e praticità».
Il bilancio 2024
In uno scenario globale complesso, il gruppo bresciano ha continuato ad espandere il proprio perimetro internazionale. L’esercizio si chiuso con un fatturato consolidato pari a 378 milioni in crescita del 6%; anche l’Ebitda evidenzia un trend positivo, attestandosi a quota 33.446.602 euro, un utile netto che si attesta intorno agli 11 milioni dopo imposte per 4,6 milioni e ammortamenti per 15,5 milioni. «Stiamo rispettando gli obiettivi che ci siamo posti: la crescita è organica e coerente con la strategia condivisa – aggiunge il presidente Polotti –. Il potenziamento della ricerca e sviluppo, la qualità delle nostre persone e la capacità di stringere alleanze con i clienti sono gli asset che ci stanno permettendo di rafforzare il nostro posizionamento competitivo».
Innovazione
Per centrare gli obiettivi del piano industriale, il gruppo di Manerbio gioca la carta dell’innovazione: dai sensori delle serre che permettono di leggere in anticipo problematiche fitosanitarie, ai software che governano le fasi della produzione, fino all’intelligenza artificiale. «Siamo la prima realtà del nostro settore ad applicare l’AI alla previsione dei volumi produttivi – afferma Battagliola – con l’obiettivo di anticipare la domanda, migliorare l’efficienza e avvicinarci sempre di più allo spreco zero».
Il marchio DimmidiSì rafforza il proprio posizionamento come marca leader nella categoria freschi ready-to-eat in Italia. In questo senso la comunicazione resta centrale ed il gruppo ha lanciato un nuovo pay-off per il brand: «Il gusto di stupirti con un sì», che –spiega Battagliola – «riflette la promessa di offrire ogni giorno un’esperienza di benessere immediato attraverso alimenti freschi, genuini e pratici, capaci di stupire per bontà e varietà».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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