Economia

Le 500 piccole e medie imprese che fanno grande Brescia

Performanti, innovative e solide: giovedì 25 febbraio con il GdB l’analisi realizzata insieme all’Università Statale
500 PMI DA RECORD CON IL GdB
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Sono cinquecento piccole e medie imprese che a livello cumulato hanno riportato una crescita media annua vicina al 24%. Almeno una ventina di loro, tuttavia, dal 2017 al 2019 ha registrato addirittura un tasso di crescita medio superiore al 100%. Sono cinquecento aziende del nostro territorio che sanno competere in un mercato di dimensioni globali, grazie all’alta qualità dei loro prodotti e servizi; sono inoltre realtà che vantano una buona solidità patrimoniale e tassi di redditività molto interessanti.

Ebbene, sono cinquecento società bresciane, con un fatturato 2019 compreso tra 3 e 10 milioni di euro, selezionate dall’Università Statale in collaborazione con il Giornale di Brescia, che giovedì valorizzeranno la quarta edizione dell’inserto dedicato a «Le 500 piccole e medie imprese che fanno grande Brescia», in edicola gratuitamente con il nostro quotidiano. Il lavoro di analisi sarà consultabile anche online, accedendo ai contenuti premium del portale Bilanci Aziende Brescia, che consente di interrogare i dati in modo interattivo, realizzando ricerche e analisi personalizzate.

«Nel 2020 tutte le imprese esaminate hanno affrontato l’emergenza sanitaria e quindi la crisi economica - commenta il professor Claudio Teodori (Unibs) -, che hanno certamente rallentato la loro capacità di sviluppo: le «nostre» 500 pmi potevano comunque contare su disponibilità liquide importanti, pari a cerca il 10% del fatturato, che le hanno almeno parziamente permesso di affrontare l’avversa situazione». Dall’ambiente alle costruzioni, dai trasporti al digitale, dall’automotive alla finanza: le società finite sotto la lente del prof. Teodori sono attive in diversi settori. «Sono piccole e medie realtà caratterizzate da un forte dinamismo e dalla capacità di produrre valore e occupazione», evidenzia il docente. Nella sua analisi raccolta nell’inserto in uscita giovedì verranno messi peraltro in evidenza, oltre al tasso medio annuo di crescita del fatturato, anche l’Ebitda (Margine operativo lordo), il Roi (indice che esprime la redditività del capitale investito), il Patrimonio netto, il Rapporto di indebitamento e il rapporto Oneri finanziari/Ebitda.

«Le 500 imprese identificate nel 2019 hanno complessivamente prodotto un fatturato di 2,7 miliardi, con un tasso di crescita medio annuo cumulato prossimo al 24% - continua Teodori -: si tratta di un tasso di sviluppo ampiamente superiore, come è normale che sia, a quello delle realtà medio-grandi (con analoghi criteri di selezione) che si assesta al 5%». Quasi la metà (49,4%) delle stesse pmi peraltro cresce a tassi superiori del 20% all’anno. Le 500 pmi che fanno grande Brescia sono state selezionate dal gruppo di lavoro dell’Università (insieme a Claudio Teodori anche Annamaria Birtalan, Marta Iside Baiguera, Ester Fredi e Vanessa Gatelli) da una banca dati specializzata, utilizzando come criterio la crescita media annua del fatturato (Cagr).

Inoltre, le entità selezionate hanno dovuto rispettare le seguenti condizioni: presenza di reddito operativo positivo, assenza di perdite nette ee patrimonio netto positivo; costo del lavoro e ammortamenti maggiori di zero. I dati che emergono dai bilanci delle 500 migliori pmi bresciane prima dello shock generato dalla pandemia da Covid-19 sono il risultato di un percorso di sviluppo iniziato dieci anni fa e che ha consentito alle nostre aziende di guardare a traguardi che in principio sembravano irraggiungibili.

 

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