Economia

Le 22 Pmi bresciane che in tre anni sono cresciute più del 100%

Giovedì 25 febbraio l’inserto del GdB realizzato con l’Università sulle performance di 500 piccole e medie imprese
Le 500 Pmi selezionate da GdB e UniBs registrano un tasso di crescita medio del 24%
Le 500 Pmi selezionate da GdB e UniBs registrano un tasso di crescita medio del 24%
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Il sistema manifatturiero bresciano vanta un significativo gruppo di piccole e medie aziende, che nell’ultimo triennio hanno riportato tassi di crescita davvero significativi. Tra di loro ci sono addirittura 22 pmi che dal 2017 al 2019 hanno registrato una crescita media annua superiore al 100%. I numeri e le performance delle 500 piccole e medie imprese che fanno grande Brescia sono contenuti nell’inserto - in edicola e online su bilanci.giornaledibrescia.it da giovedì 25 febbraio - realizzato dal Giornale di Brescia in collaborazione con l’Università Statale.

Nello specifico, il gruppo di lavoro coordinato dal professor Claudio Teodori ha esaminato i tassi di crescita medio annuo cumulato di un gruppo significativo di imprese con un fatturato compreso tra 3 e 10 milioni di euro. Le 500 Pmi riportate nell’inserto hanno prodotto un fatturato complessivo di 2,7 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo cumulato prossimo al 24%: un tasso di sviluppo ampiamento superiore a quello delle realtà medio-grandi della nostra provincia e che si attesta al 5%.

«Il tessuto economico bresciano - continua Teodori - è prevalentemente formato da piccole e medie realtà, caratterizzate da forte dinamismo e dalla capacità di produrre valore e occupazione». Nella sua analisi vengono messi in evidenza anche l’Ebitda (Margine operativo lordo), il Roi (indice che esprime la redditività del capitale investito), il Patrimonio netto, il Rapporto di indebitamento e il rapporto Oneri finanziari/Ebitda.

Inoltre, le società selezionate hanno dovuto rispettare le seguenti condizioni: presenza di reddito operativo positivo, assenza di perdite nette e patrimonio netto positivo; costo del lavoro e ammortamenti maggiori di zero. Dall’ambiente alle costruzioni, dai trasporti al digitale, dall’automotive alla finanza: le società finite sotto la lente del prof. Teodori sono attive in diversi settori d’attività.

I dati che emergono dai bilanci delle 500 migliori pmi bresciane prima dello choc generato dalla pandemia da Covid-19 sono il risultato di un percorso di sviluppo iniziato dieci anni fa e che ha consentito alle nostre aziende di guardare a traguardi che in principio sembravano irraggiungibili. Noi continueremo a tenerle sott’occhio, auspicando però che qualcuno non manchi di prendersene cura.

 

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