«La sostenibilità ambientale sia anche economica e sociale»

Paola Gregorio
È questo il messaggio che Regione Lombardia manda all’Europa dal palco del Forum regionale tenutosi a Brescia, attraverso le parole degli assessori Maione e Guidesi
Da sinistra, gli assessori Giorgio Maione e Guido Guidesi
Da sinistra, gli assessori Giorgio Maione e Guido Guidesi
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«Non esiste sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica e sociale». «L’omologazione in un unico percorso per la sostenibilità è sbagliato. I sistemi innovativi come quelli lombardi devono essere lasciati liberi di agire e in maniera innovativa».

È chiaro il messaggio che Regione Lombardia manda all’Europa e alla Commissione europea con gli assessori all’Ambiente, Giorgio Maione, e allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, dal palco della Camera di Commercio di Brescia, che oggi ospita la prima tappa del quinto Forum regionale per lo sviluppo sostenibile. Ovvero, il Pirellone lavora sulla sostenibilità, lo scorso anno ha firmato un apposito protocollo, crede negli obiettivi di transizione ecologica della Ue, e non vuole cambiarli, ma il punto di vista è chiaro. E la Regione  è pronta a discuterne in Europa.

Il Forum

È stata scelta Brescia per aprire il tour del Forum ragionando su economia circolare e imprese - si concluderà il 30 ottobre a Milano -  perché la nostra provincia, ha detto Maione, «può dire molto sul tema». Una ricerca di Unioncamere Lombardia, ha ricordato Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio, ribadendo quanto per l’ente la sostenibilità sia linea strategica, «dice che tre quarti delle imprese bresciane ha programmato azioni green. La consapevolezza delle imprese cresce. Ma il legislatore europeo ha indicato obiettivi ambiziosi senza calcolare talvolta l’impatto sulle aziende».  

Sostenibilità, ha sottolineato Maione, «vuol dire essere competitivi. Si è sul mercato se si sa essere innovativi e sostenibili. La Lombardia ha tutti gli indicatori sopra la media europea, dalla raccolta differenziata al recupero di materia ed energia». 

I focus

Tre i focus del Forum: economia, ambiente, sociale. Sono stati portati esempi virtuosi e buone pratiche bresciane e lombarde dalle associazioni di categoria, dalle aziende, da università, enti di ricerca, fondazioni. Come il coinvolgimento di Brescia nel progetto europeo Coralis sulla simbiosi industriale, ovvero l’interazione tra aziende diverse per ottimizzare il consumo delle risorse.

Brescia, ha spiegato Chiara Lanzini, responsabile Ambiente e Sicurezza della Confindustria bresciana, «è una delle tre aree, le altre due sono spagnola e svedese, scelte dal progetto. Sono coinvolte due acciaierie, un’azienda di ghisa e una di alluminio, di casa nostra». In Confcommercio Lombardia, ha raccontato il vicepresidente vicario, Carlo Massoletti, «Federcomated, la Federazione dei commercianti edili ha varato al proprio interno un sistema di recupero dei materiali».

Confartigianato, a livello nazionale, sta collaborando con una società, uno spin off dell’Università di Bologna, per raccogliere dati che dicono a che punto sono le piccole e medie imprese in termini di sostenibilità. Giordano Streghi, direttore della Duferco di San Zeno, ha portato l’esempio della Duferco Travi e Profilati: «Siamo vicino all'80 per cento dei nostri rifiuti inviati ad attività di recupero e stiamo cercando di sviluppare tecnologie per il recupero delle scorie bianche».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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