Economia

«La rata del mutuo è cresciuta da 700 a mille euro: cancellate le vacanze»

Il racconto di Marta, sposata e mamma di due bambini, che due anni fa ha comprato casa
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CRESCONO LE SOFFERENZE
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Comprare casa è un po’ come giocare d’azzardo: la trepidazione della caccia, la strategia della contrattazione, le piccole sconfitte, quella lampadina che si accende quando ci si mette l’istinto e poi l’eccitazione del momento in cui si va all-in davanti al notaio. Lo sa bene Marta, sposata con due bambini.

«Dopo mesi di ricerche, trattative, scartoffie e firme ho acquistato la casa dei miei sogni - racconta -: 130 metri quadri e un’enorme terrazza in centro vista verde. Perfetta per una coppia con bimbi e cane, tranne per il piccolo dettaglio del prezzo. Ma a noi bresciani, si sa, le sfide mica fanno paura. Il mattone resta la stella polare delle nostre conquiste in età adulta e i sacrifici sono il pane con cui ci hanno insegnato a sfamarci i nostri nonni. E anche le nostre mamme e papà».

«Tirate la cinghia adesso che siete giovani. Poi vedrete la soddisfazione». «Una casa è per sempre. Pensate ai bambini», le frasi di buonsenso che si sentono in famiglia hanno convinto all’acquisto.

«Abbiamo famiglie solide e stipendi sicuri, il pensiero rassicurante che ci ha spinto oltre il traguardo finale - prosegue -. Ma non avevamo fatto i conti coi tassi. E nemmeno con la Bce. E men che meno col piglio di Christine Lagarde, che pare determinata a combattere la guerra all’inflazione senza guardare in faccia a nessuno».

È così che, neanche due anni dopo la stipula del mutuo, è arrivata la doccia gelata. «La rata di circa 700 euro al mese, già non troppo economica e calcolata al limite della sostenibilità familiare fra asili nido, assicurazioni auto e bollette, è lievitata fino a sfiorare i 1000 - spiega Marta -. Un aumento pesantissimo sul bilancio mensile di una famiglia normale come la nostra, che non naviga certo nell’oro ma che non ha mai avuto problemi a pagarsi le vacanze al mare o un soggiorno in montagna».

E invece quest’anno la prima scure si è abbattuta sulla settimana in Romagna programmata a settembre e sui saldi (saltati). Questi sacrifici basteranno?

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