Economia

La Fazi diventa internazionale: a Montichiari la mostra Anafij

La Fiera Agricola Zootecnica Italiana assume quest’anno una valenza di grande spessore
In mostra a Montichiari, dal 5 al 7 novembre, le eccellenze italiane e internazionali della zootecnia
In mostra a Montichiari, dal 5 al 7 novembre, le eccellenze italiane e internazionali della zootecnia
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Un appuntamento da segnare in agenda. Dal 5 al 7 novembre si terrà al Centro Fiera di Montichiari la Mostra Nazionale del bovino da latte Frisona e Jersey. La 69esima edizione della Fazi, la Fiera Agricola Zootecnica Italiana assume quest’anno una valenza di grande spessore: contano motivazioni specifiche della zootecnia, ma al tempo stesso valgono elementi dove il settore agricolo si conferma strategico per tutta l’economia. Non solo del territorio ma, bensì, nazionale ed internazionale.

La Mostra Nazionale del bovino da latte a Montichiari arriva in un momento dove l’economia - a causa del Covid 19 - potrà ritrovare un deciso vigore che andrà a beneficio di tutte quelle attività che, ad oggi, stentano e sono in affanno. A Montichiari si è già pronti per mettere a disposizione i grandi spazi espositivi della Fiera, garantendo la massima disponibilità per un evento che sicuramente avrà un respiro internazionale con un alto valore di marketing di tutto il nostro territorio.

In altre parole significa che dal Centro Fiera di Montichiari anche il turismo potrà trovare nuova linfa per lasciarsi alle spalle la pesante crisi: la presenza di operatori e buyer esteri farà da catalizzatore per agriturismi, alberghi e mezzi di trasporto pubblici e privati. Le attività di ristorazione - a differenti livelli - potrebbero essere chiamate a riprendere lavoro ritrovando la clientela abituale ed aggiungendo gli stranieri, parliamo di migliaia, che verranno in visita agli stand Fazi. Nei giorni della Fiera - ed anche nel periodo pre e dopo evento - non è escluso che il territorio bresciano possa ritornare a fare bella mostra delle bellezze architettoniche e paesaggistiche che circondano la provincia proprio grazie a questo evento agricolo internazionale.

Mostre e convegni in fiera saranno motivo di crescita e confronto per tanti studenti che potranno confrontarsi di persona con il top della zootecnia nazionale. Tutto deriva dal certosino lavoro di cucitura ed innovazione di Anafij, della Coldiretti, dell’Assessore regionale all’agricoltura, Fabio Rolfi, e del Presidente del Centro Fiera; è così nata una straordinaria occasione per l’agricoltura - in questo caso bresciana - di riconfermare il ruolo trainante dell’economia potendo sfruttare anche l’opportunità di avere l’aeroporto di Montichiari e una fiera che porterà il nome Garda in tutto il mondo.

Parlare di Anafij significa - a ragione - paragonarsi alla Ferrari delle vetture da corsa per quanto riguarda la produzione di latte. Le sue attività istituzionali sono: il processo selettivo della razza, la promozione, la valorizzazione e la diffusione della razza Frisona italiana e della razza Jersey. L’associazione nasce nel 1945 con la denominazione di «Associazione Allevatori di Bovini di razza Pezzata Nera Italiana» con i compiti di effettuare i controlli funzionali e di tenere il Libro Genealogico Nazionale. In seguito, nel 1957 diventa Anafi Associazione Nazionale di Razza Frisona Italiana. Ha l’incarico, assegnatole dall’allora Ministero dell’Agricoltura e Foreste, di gestire il «Libro Genealogico» della razza e promuovere, la selezione della razza.

Tornando specificatamente alla Fiera di Montichiari c’è da rimarcare come sarà - comunque ed in ogni caso - il momento di grande confronto per la professionalità degli allevatori e di tutti gli operatori coinvolti; ciò nella consapevolezza della particolare complessità dei processi produttivi della filiera latte e soprattutto della consistente e costante specializzazione ed attualizzazione richiesta per gestire gli animali. Merito quindi - non si può sottacere - dell’azione di Coldiretti in un momento difficile per l’economia nazionale, un valore aggiunto a vantaggio della competitività delle aziende agricole, delle imprese dei canali Horeca, degli agriturismi e di tutto l’indotto. Un colpo d’ala che, però, ha anche portato qualche strascico di territorialità fra Organizzazioni agricole della Lombardia, accanto comunque ai commenti positivi della componente bresciana di Confagricoltura che ritiene un’occasione importante per il territorio e per l’economia globale della provincia.

 

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