Iveco, Tata lancia offerta pubblica per 3,8 miliardi di euro

Iveco Group e l’indiana Tata Motors hanno raggiunto un accordo per creare un gruppo nel settore dei veicoli commerciali che avrà la portata, il portafoglio prodotti e la capacità industriale «per diventare un campione globale in questo dinamico settore», si legge in una nota.
Cosa succederà
L’Opa volontaria sarà effettuata da Tml Cv Holdings Pte o da una società a responsabilità limitata da costituire secondo la legge olandese, che sarà interamente posseduta, direttamente o indirettamente, da Tata Motors.
L’offerta è condizionata, tra l’altro, alla separazione del Business Defence di Iveco, e riguarda tutte le common shares di Iveco Group ex separazione del Business Defence, a un prezzo unitario di 14,1 euro (cum dividend, al netto di qualsiasi dividendo distribuito in relazione alla vendita delle aziende del Business Defence) pagato in contanti.
L’offerta comporta un corrispettivo totale di circa 3,8 miliardi per l’intera Iveco Group, escludendo il Business Defence e i proventi netti provenienti dalla sua separazione.
Business Defence
Iveco ha annunciato anche la firma di un accordo definitivo per la vendita del Business Defence (cioè i marchi Idv e Astra) a Leonardo Spa, per un enterprise value di 1,7 miliardi di euro. «L'operazione – si legge in una nota – avrà vita a un campione nazionale nel settore della difesa terrestre a livello europeo, con le dimensioni e le competenze necessarie per competere anche a livello globale».
Il 7 febbraio 2025, Iveco Group ha annunciato che avrebbe separato il Business Defence da quello dei veicoli commerciali per assicurare a entrambi maggiore focalizzazione e flessibilità strategica. «L'operazione annunciata oggi – prosegue la nota – permetterà ai dipendenti di Idv e Astra di entrare in un’azienda significativamente più grande, che sarà meglio posizionata per investire e competere in un segmento di importanza strategica fondamentale. Combinando le soluzioni di mobilità e le piattaforme protette di Idv e Astra con i sistemi avanzati di Leonardo, la partnership offrirà una gamma completa di soluzioni per la difesa terrestre per l’Italia, l’Europa e a livello globale».
Si prevede che l’operazione sia completata entro il 31 marzo 2026, soggetta alle consuete approvazioni regolamentari e al completamento del carve-out. A valle dell’efficacia della vendita, Iveco Group intende distribuire mediante dividendo straordinario ai propri soci i proventi netti dell’operazione, soggetti ad aggiustamenti di chiusura.
La sindaca di Brescia
«La notizia della cessione di Iveco è di grande rilevanza per la nostra città», ha detto la sindaca di Brescia Laura Castelletti. «Parliamo di un’azienda con una presenza storica e strategica sul nostro territorio e di migliaia di posti di lavoro. Chiediamo al governo di agire senza indugio per dare un futuro a tutti gli stabilimenti Iveco in Italia, di attivare tutti gli strumenti a disposizione per porre le giuste condizioni, a partire dalla Golden Power, e di garantire che qualsiasi scelta industriale non avvenga a scapito dell’occupazione e della filiera italiana. Il governo ha il dovere di coinvolgere i sindaci delle città che ospitano stabilimenti di Iveco, al fine di collaborare e porre in essere tutte le condizioni affinché vengano garantiti la continuità industriale dei siti produttivi e la salvaguardia dei posti di lavoro, quale che sia o saranno gli investitori».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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