Economia

Iveco al gruppo cinese Faw Jiefang, sindacati preoccupati

I rappresentanti dei lavoratori chiedono un incontro ai vertici di Cnh per essere coinvolti nella trattativa
Lo stabilimento dell'Iveco a Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Lo stabilimento dell'Iveco a Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

La trattativa di Cnh Industrial con la cinese Faw per la cessione di Iveco preoccupa i sindacati che temono contraccolpi sull'occupazione negli stabilimenti italiani. Per questo Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri ritengono necessario «un confronto, anche in sede istituzionale, con i vertici della multinazionale».

I sindacati hanno già incontrato in videoconferenza il responsabile delle relazioni industriali del gruppo, Vincenzo Retus, che ha confermato la trattativa in corso, ma ha ribadito che devono ancora essere definiti sia il perimetro sia le modalità della operazione che possono essere di natura societaria o industriale. 

A Piazza Affari il titolo di Cnh - controllata da Exor, holding della famiglia Agnelli - ha chiuso ieri con un segno positivo (+0,5%) dopo il balzo del giorno precedente. 

«Abbiamo chiesto - spiegano i sindacati - di essere pienamente informati e coinvolti in modo tempestivo. Purtroppo le aziende che hanno profonde radici nel tessuto industriale ed economico nel nostro paese e che rappresentano una eccellenza in settori strategici come la mobilità e le motorizzazioni, sono oggetto sempre più spesso di acquisizioni straniere. Un'eventuale acquisizione implica potenziali rischi occupazionali ed industriali e un conseguente impoverimento del Paese, che rappresentano la massima priorità sindacale». 

Secondo Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri, «sul lungo periodo si può porre un problema di prospettive industriali e occupazionali che deve interessare non solo il sindacato, ma tutto il sistema Paese. Il piano industriale oggetto di recente accordo rappresenta inoltre per noi il punto di partenza di qualsiasi confronto, ma siamo consapevoli che già solo una eventuale separazione fra Iveco e Fpt potrebbe avere ricadute negative su di esso». 

La trattativa con il gruppo automobilistico cinese Faw Jiefang riguarda gli autobus e i camion di Iveco e interessa lo stabilimento di Suzzara (Mantova), dove viene prodotto il Daily e quello di Brescia, da dove escono gli Eurocargo. I lavoratori interessati - secondo i dati sindacali - sono 1.684 a Suzzara e 2.259 a Brescia. In discussione c'è anche la possibile acquisizione di una quota di Fpt Industrial, la divisione motori, presente a Torino (2.450) e a Foggia (1.700). Ci sono poi gli impiegati degli enti centrali, Faw aveva già manifestato il suo interesse l'estate scorsa, ma adesso avrebbe presentato un'offerta migliorativa. 

La vendita potrebbe essere un'alternativa al piano presentato da Cnh Industrial a settembre del 2019: l'idea era quella di dividersi in due e costituire una società autonoma, quotata in Borsa, degli autobus e dei veicoli commerciali Iveco e dei motori Fpt,separata dal business dei mezzi agricoli e per le costruzioni.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia