Economia

Intesa Sanpaolo: welfare rafforzato per 2.150 bresciani

Più pesante il contributo al fondo pensione (4%), armonizzato il trattamento dei lavoratori ex Ubi Banca
Le filiali di Intesa Sanpaolo
Le filiali di Intesa Sanpaolo
AA

Dopo una lunga e complessa trattativa, è stato sottoscritto tra Intesa Sanpaolo ed i sindacati il contratto di secondo livello del gruppo, documento che conclude ufficialmente il percorso di armonizzazione e integrazione, iniziato lo scorso aprile, di tutti i lavoratori del gruppo Ubi Banca nel gruppo Intesa Sanpaolo. Il nuovo contratto va ad ampliare gli avanzati strumenti di welfare a beneficio degli 80mila dipendenti di Intesa Sanpaolo. 

A Brescia

Nella nostra provincia l’accordo interessa circa 2.150 lavoratori, distribuiti sulle oltre 90 filiali del territorio bresciano. Il documento sottoscritto riguarda in particolare, i percorsi di sviluppo professionale, la conciliazione dei tempi di lavoro e di famiglia, l’inclusione e le pari opportunità nell'ambito del welfare d gruppo, la formazione, la previdenza complementare la mobilità territoriale. Il contratto - rinnovato con l’accordo del 3 agosto 2018 e successivamente modificato in occasione dell’integrazione di Ubi - era in scadenza il 31 dicembre 2021: la durata è ora 1° gennaio 2022–31 dicembre 2025.

«Si tratta di un risultato importante che ci ha visto coinvolti già dal febbraio 2020, quando è stata lanciata l’offerta pubblica di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca - dichiarano Gian Paolo Bottanelli, segretario First Cisl Brescia e Giuseppe Cassella coordinatore nazionale ex gruppo Ubi, ora entrambi in Intesa -. La parificazione dei trattamenti, sia economici che normativi, rappresenta un fattore determinante per tutti i lavoratori coinvolti nel Bresciano».

Al fondo il 4%

In tema di welfare e previdenza, da sottolineare l'incremento della contribuzione aziendale al fondo pensione che passa al 4%, inoltre, dal 2023 a tutti i dipendenti del gruppo ISP con figli a carico fino a 24 anni, verrà riconosciuto il «contributo welfare» per ogni figlio. «In attesa della presentazione del nuovo piano 2022/2025 del Gruppo Intesa - dichiarano Bottanelli e Cassella -, siamo consapevoli di aver raggiunto un accordo che soddisfi le attuali aspettative dei lavoratori impegnati in un lavoro fondamentale per il rilancio e lo sviluppo del territorio e del Paese». « Ringrazio i sindacati per il dialogo sempre costruttivo - dichiara Paola Angeletti, Chief Operating Officer di Intesa SP - : anche in questa occasione sono state trovate soluzioni valide e condivise che porteranno a maggiore benessere per i dipendenti di Intesa e a un ulteriore miglioramento dell’efficacia della macchina organizzativa». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia