Economia

Intelligenza artificiale e lavoro: come sfruttarne le opportunità

Secondo uno studio del World Economic Forum entro il 2025 l’Ia sostituirà 85 milioni di posti nel mondo, ma ne creerà 97 milioni
L'intelligenza artificiale creerà nuove opportunità di lavoro
L'intelligenza artificiale creerà nuove opportunità di lavoro
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Quando nel Settecento la rivoluzione industriale stravolse il mondo del lavoro con l’introduzione delle macchine, gli operai ebbero così paura di essere rimpiazzati dai nuovi strumenti di lavoro che iniziarono a distruggerli. Tanto si parla dei rischi dell’Intelligenza artificiale connessi alla perdita dei posti di lavoro, ma ancora poco si tratta delle opportunità professionali fino ad oggi impensabili generate dall’Ia. Il telaio meccanico prima, il computer e internet dopo, l’intelligenza artificiale ora.

Ciclicamente, il mondo del lavoro è stato l’humus di novità rivoluzionarie, a seguito delle quali il sistema si è sempre adattato. È probabile che succederà di nuovo. E qualcosa già si nota: è infatti nato lo chief AI officer, figura direttiva che ha il compito e la responsabilità di gestire al meglio le potenzialità dell’Intelligenza artificiale. Ospedali, agenzie governative, università, grandi studi legali, ma anche aziende editoriali e società di consulenza. Tutti lo vogliono e molti lo hanno già assunto. Il dirigente responsabile dell’Intelligenza artificiale può essere considerato la prima figura professionale nata dall’Ia. Ad esempio, nel settembre 2023 il colosso della consulenza Accenture ha assunto un responsabile dell’Ia, l’esperto di dati Lan Guan, per rispondere al crescente interesse dei clienti per questa tecnologia. E nello stesso anno più di 400 dipartimenti e agenzie federali hanno cercato dei responsabili dell’IA.

Secondo il The Future of Jobs Report 2020 del World Economic Forum l’Intelligenza artificiale sostituirà 85 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo entro il 2025, ma nello stesso tempo sarà in grado di creare 97 milioni di nuovi posti di lavoro.

È ancora presto per immaginare quali figure possano riempire i vuoti – siamo ancora nell’era embrionale della rivoluzione tecnologica – ma lo sviluppo del settore sembra condurre in questa direzione, seguendo gli stessi andamenti del passato nel mondo del lavoro. Ma alcune figure professionali sono già a cavallo tra il presente e il futuro: oltre all’ingegnere dell’Intelligenza artificiale, ci sono l’analista del business intelligence, lo specialista del machine learning, l’analista del fintech business, l’analista del cyber security, l’artificial intelligence ethicist, il data scientist e lo specialista della trasformazione digitale.  

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