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Ingegneria Italia svela i segreti della rete ferroviaria

Francesca Zani
Il team bresciano dal grande successo social ha siglato una partnership con Rfi: nei video divulgativi spiega cosa c’è dietro l’alta velocità e le linee tradizionali
Mattia Alberti di Ingegneria Italia in un video per Rfi
Mattia Alberti di Ingegneria Italia in un video per Rfi
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Loro sono un treno in corsa da più di 4 anni. Non sorprende quindi che la bresciana Ingegneria Italia - prima community social che si occupa di divulgazione sui temi riguardanti ingegneria, industria e tecnologia - abbia sottoscritto un importante progetto di collaborazione con Rfi (Rete Ferroviaria Italiana).

Cosa faranno insieme lo racconta Mattia Alberti uno dei fondatori dell’azienda con Antonino Giacobbe, Marco Ruocco e Alvise Mori. «Rfi si è affidata ad Ingegneria Italia per raccontare ad un pubblico in target con la passione per la tecnologia quello che c’è dietro l’erogazione del servizio di Rete Ferroviaria Italiana. Una narrazione che si allaccia a tutto il know-how e l’ingegneria che gli consente di operare in sicurezza, attraverso uno stile comunicativo fresco, che arrivi in maniera diretta al grande pubblico. Abbiamo spiegato ad esempio – sottolinea Alberti – le differenze della rete ferroviaria tra l’alta velocità e le linee tradizionali, il sistema Ertms che regola automaticamente la circolazione in sicurezza dei treni».

I video

Il video di «Diamante 2.0», il treno diagnostico di Rfi che dal 2023, che sfrecciando a 300km/h raccoglie dati e informazioni sulla rete italiana mediante 98 telecamere e oltre 200 sensori, ha superato il milione e 300 mila visualizzazioni, facendo scoprire a quelle persone una vera perla tecnologica del nostro Paese. «Alterniamo pillole divulgative da 60 secondi, dove trattiamo una curiosità tecnologica, a veri e propri documentari, come quello che abbiamo appena registrato in quella che sarà la più grande galleria al mondo, che collega l’Italia all'Austria, e che sta venendo scavata proprio in questi giorni, grazie alla Tbm o talpa meccanica».

L’obiettivo è dunque raccontare in maniera accessibile al grande pubblico, concetti tecnici complessi, facendo appassionare la community di Ingegneria Italia, che ormai conta oltre 2 milioni di utenti (il doppio del 2023) tra i vari canali, alla tecnologia che si nasconde dietro alla circolazione dei treni, che tutti noi diamo per scontata.

I numeri

«Vogliamo dimostrare ogni giorno che i social possono essere utilizzati per imparare qualcosa, per trasmettere passione e conoscenze in campo tecnologico – sottolinea ancora Alberti –, in un contesto dove i talenti Stem sono sempre più richiesti e ricercati dalle realtà del territorio».

Ad oggi Ingegneria Italia, può contare su un team di 15 persone, una collaborazione con oltre 100 aziende che registra una forte crescita nel bresciano. Se nel 2023 il fatturato è stato di 1 milione di euro, l’azienda per questo 2024 punta al raddoppio.

Da ottobre gli uffici si trasferiranno in un nuovo spazio di oltre 400 mq a Castenedolo, sopra lo stabilimento di materie plastiche della Mori 2A, al casello di Brescia Est.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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