Economia

Influenza aviaria: focolaio in un allevamento di tacchini a Seniga

Tutti i 34.000 animali verranno abbattuti. Le contromisure dell’Ats: interessati anche i Comuni di Alfianello, Milanzo e Pralboino
Un allevamento di tacchini - © www.giornaledibrescia.it
Un allevamento di tacchini - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo Cremona e Lodi, l’influenza aviaria fa la sua ricomparsa anche nella Bassa Bresciana. A Seniga è stato rilevato un caso d’infezione in un allevamento di 34mila tacchini (adesso tutti destinati all’abbattimento) e per impedire il diffondersi del virus l’Ats Brescia ha già istituito anche una «zona di protezione» nel raggio di 3 km dal focolaio, che interessa oltre al comune di Seniga anche i territori di Alfianello, Milzano e Pralboino. Predisposta inoltre una «zona di sorveglianza» nel raggio di 10 km dall’allevamento infetto.

Il monitoraggio su scala nazionale rileva una diffusione del virus a macchia di leopardo: si registrano casi di positività all’aviaria in svariati allevamenti del Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto favorita, probabilmente, dalla migrazione degli uccelli di questo periodo.

Il punto

La provincia di Brescia conta quasi 10,4 milioni di avicoli e circa 360 allevamenti (compresi quelli destinati alla riproduzione). I capi destinati alla carne superano i 5,9 milioni, con il 53% del totale lombardo e il 7% di quello nazionale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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