Industrie Saleri, crescono ricavi e utile: «Sviluppiamo competenze»

«Le persone e le istituzioni hanno recuperato stima e considerazione del gruppo Saleri, reputandolo una realtà per la quale, o con la quale, voler lavorare, potendovi trovare stabilità, formazione e volontà di sviluppare competenze». Lo scrive il presidente Francesco Italo Saleri nella lettera con cui apre l’ultimo fascicolo di bilancio.
Crescita
In effetti, se il 2024 è stato, in particolare modo per il comparto automotive europeo, un anno segnato da molteplici incertezze, per Industrie Saleri Italo (pompe ad acqua e altri componenti motore) si è rivelato uno dei periodi migliori della sua storia, sia in termini di volumi sia per lo sviluppo del proprio business. Il presidente Saleri non parla mai di record, ma i ricavi sono cresciuti del 10% rispetto al 2023, da 203,6 a 224 milioni di euro, e addirittura del 22,3% a confronto del 2022, compiendo un balzo da 183,2 a 224 milioni. Una variazione migliore la riporta l’Ebitda, che sale da 23,1 a 30,6 milioni (+32,1%), rafforzando anche la sua incidenza sulle vendite, che aumenta dall’11,4 al 13,7%.
Lo stesso discorso vale poi per l’utile netto, più che raddoppiato nell’arco di dodici mesi, da 4,3 a 8,8 milioni. Nel frattempo la Posizione finanziaria netta si attesta a 40,6 milioni di euro con un rapporto sul Margine operativo lordo di 1,3. «Queste performance rappresentano il tratto iniziale di una strada che stiamo costruendo attraverso azioni pianificate con prudenza ed eseguite con concretezza, all’interno di un contesto di mercato competitivo e complesso», sottolinea il Ceo Nicola Cosciani Cunico.
Il punto
La crescita del gruppo peraltro non si riflette solo nei numeri del bilancio 2024, ma anche nella dimensione globale della sua produzione. E non solo. «Il linguaggio della nostra azienda – evidenzia Cosciani Cunico – si sta arricchendo, venendo contaminato positivamente dalle culture e dai processi manageriali delle nostre sedi all’estero». Dopo Cina e India, a fine 2024 è stata avviata una linea produttiva anche in Messico. «Si stanno compiendo percorsi di maturazione e consolidamento industriale – aggiunge a tal proposito il manager – nei nostri plant di Shanghai, Pune e Monterey, che intersecano sempre più cultura e processi consolidati nella nostra storica prima sede di Lumezzane. Inoltre, il sito di Sesto Fiorentino si sta dimostrando sempre più centrale e portatrice di valore aggiunto capace di spingere e seguire una crescita rilevante di volumi e mercati, rispondendo a esigenze della nostra articolata clientela nel mercato del ricambio».
Transizione
Vi è poi da tenere in considerazione il profondo processo di transizione che sta compiendo il mondo dell’auto, con il passaggio dal motore endotermico a quello elettrico. «La nostra tradizione ci sostiene in questo processo di trasformazione industriale profonda che sta interessando il settore – riconosce il presidente Saleri –. Il mantenimento di una doppia valenza tecnologica, sui veicoli tradizionali e su quelli di nuova generazione (hybrid e bev) dei nostri prodotti, è finalizzato a rispondere efficacemente alle diverse esigenze dei nostri clienti, indipendentemente dalla tecnologia che sceglieranno, o dovranno adottare». In quest’ottica va interpretato il pacchetto di investimenti da 18,5 milioni sottoscritto lo scorso febbraio da Industrie Saleri Italo. Questi fondi permetteranno alla realtà valgobbina di rafforzare la propria capacità produttiva e di ricerca e sviluppo sui motori ibridi ed elettrici, consolidando la sua posizione di leader nel segmento «Original Equipment».
Sostegno
«Tre importanti attori del mondo finanziario hanno deciso di sostenere il nostro piano di investimenti – chiude Nicola Cosciani Cunico –, a riprova dell’equilibrio finanziario raggiunto, e affiancarci nel percorso di cambiamento strutturale che ci caratterizza». Nel quartier generale di Lumezzane, comunque, vi è la consapevolezza che per ciò che concerne il mondo dell’auto, lo scenario, all’orizzonte, resta carico di nubi. Non è insomma il momento di accontentarsi dei successi passati e tantomeno di ostentare gli ottimi traguardi raggiunti. «Vorrei solo dedicare i risultati di quest’anno a mio padre - conclude Francesco Italo Saleri -, sperando di renderlo orgoglioso della rinnovata connessione tra azienda e famiglia, tramandandone i valori, così da onorare l’eredità dei nostri predecessori».
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