Economia

In dieci anni le nascite sono calate del 30 per cento

Il trend è in continua flessione, e i dati del 2021 aiuteranno a capire quale impatto ha avuto la pandemia
La natalità è in costante calo
La natalità è in costante calo
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Nelle statistiche sulla demografia in Italia nel 2020 si tocca il limite inferiore dei 400mila nati, una soglia mai così bassa negli oltre 150 anni di Unità Nazionale. Per la verità il declino delle nascite non ha avuto inizio e non finirà con la pandemia che incide, probabilmente, ma solo per la parte finale dell’anno. Non va infatti dimenticato che dicembre 2020 si colloca a distanza di nove mesi dalla drammatica comparsa del Covid, ma è verosimile immaginare che, così come accadde per la caduta delle nascite al tempo della grande paura per la nube tossica di Chernobyl, l’effetto psicologico negativo abbia avuto il suo peso.

In ultima analisi, rispetto ai dati mensili del 2019, le nascite nel 2020 sono di poco inferiori nel mese di settembre (-9 nati) e ottobre (-33 nati) con qualche primo segnale già a novembre (-89 nati) e con un sensibile calo di nascite nel mese di dicembre (-107 nati).

Il trend degli ultimi anni

Del resto, per restare in terra bresciana, le nascite sono in calo da anni. Basta pensare che sono arrivate a superare quota 13mila, tra il 2006 e il 2010, tenendo quota 12mila fino al 2012, restando sopra le 11mila tra il 2013 e il 2015 e oltre le 10mila nascite nel biennio successivo. Nel 2018 e nel 2019 si scende ancora con un trend che dal «tetto» del 2009 (13.326) scende fino alle 9.361 nascite del 2019, con una differenza tra i due estremi del decennio di -4.275 nati per anno, pari al -30%.

Giova considerare che i nati nel Comune di Brescia nel 2009 erano quasi la metà di quelli del 1971, quando già da alcuni anni era finito il baby boom. Poi arriva il 2020 e la nascite scendono ancora con 9.021 nati nell’anno. E così siamo arrivati ad una media provinciale di 7,2 nati nell’anno per ogni mille abitanti, un valore di poco inferiore di poco ai 7,5 del 2019 ma lontano anni luce dai quasi 11 del 2009.

La situazione nei comuni bresciani

Tuttavia nel vasto e articolato panorama provinciale la natalità conosce un’ampia gamma di valori che dai 12 nati per ogni mille abitanti di Acquafredda scende fino alla nascita zero nei piccolissimi comuni di Paisco Loveno e Valvestino, entrambi - va considerato - con meno di 200 abitanti.

A grandi linee potremmo dividere i nostri 205 comuni tre gruppi rispetto al dato medio provinciale (7,2 nati per ogni mille abitanti).

Decisamente sopra questa soglia si collocano una ventina di Comuni con 9 o più nati per ogni mille abitanti mentre una trentina di Comuni conta meno di 5 nati, sempre per mille abitanti. Il gruppo più numeroso, ovviamente composto da circa 150 Comuni presenta un indice di natalità compreso tra 5 e 9 nati per mille abitanti. Questo gruppo comprende anche Brescia che, nel 2020, conta 1.419 nati pari a 7,2 per ogni mille abitanti, valore ben lontano dai 3.289 del 1971.

Interessante osservare come nella geografia della provincia la gran parte dei Comuni con la minore natalità si trova nelle tre valli bresciane mentre, pur con qualche eccezione, nella bassa si colloca un gruppo che comprende Castrezzato (10,3 nati per ogni mille abitanti), Roccafranca (10), Castelcovati (9,9) e Berlingo (9) dall'altro Acquafredda (12), Visano (9) ma anche, in linea tra loro, Bassano Bresciano (11,3), San Gervasio Bresciano (11), Milzano (9,9) e Pralboino (9,7). Resta il fatto che nei 33 Comuni bresciani con più di 10 mila abitanti sono meno di una ventina quelli che contano almeno 100 nati nel 2020.

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