Economia

Il record dell'imprenditore Soncina: 85 anni di lavoro

A 13 anni, il 15 maggio ’34 firma il primo contratto al Cotonificio di Roè. Nel 1959 fonda la Omsi
DA 85 ANNI SEMPRE AL LAVORO
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Il lavoro è stato per Giovanni Soncina un punto di forza e una forma di riscatto personale che ancora oggi, a 99 anni, alimenta con passione, entusiasmo, curiosità, umile dedizione e talento. Il 15 maggio 1934, poco più che tredicenne, «Nino» Soncina firma il suo primo contratto di lavoro e si fa assumere come apprendista meccanico al Cotonificio De Angeli Frua di Roè Volciano.

 

 

 

 

  • I festeggiamenti per gli 85 anni di lavoro di Giovanni Soncina
    I festeggiamenti per gli 85 anni di lavoro di Giovanni Soncina
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  • I festeggiamenti per gli 85 anni di lavoro di Giovanni Soncina
    I festeggiamenti per gli 85 anni di lavoro di Giovanni Soncina
  • La festa per il record di lavoro - Foto © www.giornaledibrescia.it
    I festeggiamenti per gli 85 anni di lavoro di Giovanni Soncina
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    I festeggiamenti per gli 85 anni di lavoro di Giovanni Soncina

Da lì in avanti, nonostante il periodo buio della Seconda Guerra Mondiale e il dramma della prigionia nei campi di concentramento tedeschi, il lavoro segnerà la vita di Giovanni Soncina, che dopo 85 anni di impegno quotidiano, molti dei quali passati in fabbrica, ha tra i tanti meriti anche quello di aver fondato nel 1959, nella «sua» Roé Volciano, la Omsi Trasmissioni.

Un gruppo che conta due siti produttivi (un terzo, a Prevalle, sarà pronto entro la fine dell’anno) e due rivendite negli Stati Uniti e Cina. Insomma, una florida realtà del tessuto economico bresciano (85 milioni di giro d’affari annuo) specializzata nelle trasmissioni per mezzi agricoli, industriali e ferroviari e che dà lavoro a circa trecento persone. 

«Capacità di anticipare il cambiamento, continua propensione al futuro e un punto fermo: innovare. Se dovessi mettere nero su bianco il mix vincente di mio padre - racconta il figlio Renato, attuale presidente e amministratore delegato della Omsi Trasmissioni -, forse lo farei così, pur nella consapevolezza di dare una lettura parziale di ciò che è. E non mi riferisco certo al passato, lo fa poco anche lui - continua l’imprenditore -, ma del presente e, soprattutto, del domani perché è lì che papà Giovanni è diretto».

Due anni fa, alla terza edizione dell’«Oscar dei bilanci» del Giornale di Brescia, Renato Soncina accompagnando sul palco il padre rimase colpito da una sua affermazione: «Il passato è passato, dobbiamo concentrarci sul futuro perché ogni giorno nuovo rappresenta una nuova partenza». 

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