Economia

Il ministro Zangrillo: «Rapporto tra pubblico e imprese più trasparente col fascicolo elettronico»

Il titolare del dicastero per la Pa annuncia l’innovazione. Massetti (Confartigianato): «Non vogliamo più l’assillo dello sportello»
Il ministro Paolo Zangrillo -  © www.giornaledibrescia.it
Il ministro Paolo Zangrillo - © www.giornaledibrescia.it
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Mentre siamo nel pieno della quarta rivoluzione industriale, la pubblica amministrazione resta ancora quella «medusa» capace di paralizzare con i suoi tentacoli burocratici l’attività delle imprese. È necessario cambiare paradigma culturale, passando dalla logica del «sospetto preventivo» a quella del «controllo successivo», il che significa «una sola istanza, una sola risposta e un solo controllo».

Un impegno che il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, si è assunto nell’auditorium di Confartigianato imprese Brescia e Lombardia orientale, dove è intervenuto per la parte pubblica dell’assemblea ordinaria dell’associazione, in dialogo con il presidente Eugenio Massetti e con il segretario generale Confartigianato Brescia Carlo Piccinato.

«Stiamo lavorando - ha detto il ministro -, e spero di portalo al Consiglio dei ministri nelle prossime settimane, ad un decreto legislativo sulla semplificazione dei controlli, basato su un nuovo sistema che stiamo cercando di costruire con le imprese e che ha coinvolto anche le associazioni di categoria.

Vogliamo realizzare un fascicolo elettronico d’impresa, fare in modo che quando un ente controllante va a trovare un’azienda, la relativa documentazione entri in questo dossier e valga per il futuro; inserire anche per le aziende che si sono "comportate bene" la possibilità di non essere di nuovo visitate per un certo periodo. Dobbiamo favorire un rapporto trasparente con le nostre aziende, ispirato alla fiducia».

Il confronto

Il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti -  © www.giornaledibrescia.it
Il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti - © www.giornaledibrescia.it

Parole incoraggianti per un mondo, quello delle micro e piccole imprese rappresentato anche da Confartigianato, che con la Pa non ha certo vissuto rapporti idilliaci.

Molte le evidenze portate da Massetti sul rapporto di cittadini e imprese con la Pubblica amministrazione elaborati dall’Ufficio studi di Confartigianato: l’Italia, tra i 27 paesi dell’Ue, è al primo posto per imprese esposte alla burocrazia e al penultimo per fiducia nella Pa. Il Paese svetta per l’ipertrofia normativa: solo tra interventi su detrazioni fiscali edilizie e superbonus, è stata creata una ragnatela burocratica di 248 modifiche, una ogni 17 giorni.

Appena il 40% degli italiani dialoga con la Pubblica amministrazione tramite portali online e, ancora oggi, un imprenditore spreca 238 ore l’anno per districarsi tra le scartoffie. «Abbiamo bisogno di risposte - sollecita il presidente Massetti - e vogliamo essere liberi di fare impresa, senza l’assillo dello sportello. Non a caso siamo fra i Paesi con la più bassa propensione all’imprenditorialità e assistiamo a un fuggi fuggi delle Partite Iva».

Lo scenario

La platea dell'assemblea -  © www.giornaledibrescia.it
La platea dell'assemblea - © www.giornaledibrescia.it

La rapidità di erogazione dei servizi e l’assenza di vincoli burocratici superflui possono fare davvero la differenza. E la chiave di volta è la digitalizzazione. La Pa «ha bisogno di intraprendere un cammino di innovazione armonico con il contesto e con i nostri principali clienti - afferma ancora Zangrillo -, sotto l’aspetto sia della quantità sia della qualità. Penso al capitale umano e alla carenza di competenze (abbiamo 900mila posti di lavoro inevasi al riguardo), alla revisione dei nostri processi». Tra gli obiettivi di governo, far ripartire il turn over delle assunzioni nel settore (attualmente l’età media è di 50 anni) e renderlo più attrattivo nei confronti delle giovani generazioni.

Precedentemente all’assemblea pubblica, si è tenuta in via Orzinuovi la seduta per l’approvazione del bilancio consuntivo 2022 di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, che ha superato i 14mila soci. «Numeri positivi e in crescita - commenta Massetti, affiancato anche dal vicesegretario generale Giuseppe Amici e dal direttore di Upa servizi Fulvio Tedoldi -: un obiettivo non scontato, frutto di un mix tra buona amministrazione, lavoro di squadra e nuovi servizi per offrire valore aggiunto ai nostri associati».

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