Economia

Il Macef raffredda le speranze del settore

In calo del 6,3% i visitatori alla fiera milanese. Il 2012 è un'incognita, ma i bresciani non perdono l'ottimismo.
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«C'è molta incertezza sul futuro». E' questa la frase più efficace per far sintesi dell'edizione 2012 del Macef. I dati li scodella FieraMilano, e raccontano che dopo quattro edizioni in crescita, il salone della casa ha chiuso con un calo del 6,3% nel numero dei visitatori: sono stati circa 89mila gli operatori arrivati nei quattro giorni di fiera.

La diminuzione dei visitatori è stata registrata soprattutto sul fronte italiano, in particolare dalle regioni del Centro-Sud. Cifre che fotografano tutto il peso di questa crisi economica.

«Percepisco una forte preoccupazione - sostiene Mauro Romani. manager della Pintinox di Sarezzo -. Non è più sufficiente innovare, produrre qualità ed esportare: l'instabilità e l'incertezza continua non permette di programmare nulla». Pintinox tutto sommato non può lamentarsi. Ha chiuso il 2011 col fatturato in leggera crescita. «Siamo andati benino perché il 55% del fatturato lo abbiamo fatto all'estero. I prossimi mesi saranno cruciali».

Molta meno gente al Macef, ma quelli che ci sono non sono semplici visitatori. C'è più attenzione al prodotto, al design, alla qualità. Lo conferma Clemente Bugatti, della Ilcar di Lumezzane. «Il 2012 è un'incognita. Ma le dico una cosa: abbiamo assunto due persone nei mesi scorsi, altre 3 verranno assunte nei prossimi mesi. Con quali competenze? Il marketing».

L'ottimismo di Egidio Mori, titolare della Eme di Lumezzane, è contagioso. «Non vedevamo un Macef così da almeno 5 anni. Lo stand ha ricevuto un flusso inatteso nonostante lo spauracchio della crisi».  Accanto alla Eme c'è Gamma spa della famiglia Chinelli di Lumezzane S. Sebastiano. Sono specializzati in articoli da regalo argentati, per il 65% venduti all'estero. Punta all'estero anche la Inoxpram by Prama di Cazzago San Martino che sta creando una rete vendita tra Hong Konk, Tokyo, Dubai e Shangai.

Roberto Ragazzi
r.ragazzi@giornaledibrescia.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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