Il fondo Usa Riverside si mangia gli gnocchi del pastaio Patarò

Un altro marchio dell’agroalimentare bresciano passa in mani straniere. Dopo l’accordo di cessione del gruppo Ambrosi ai francesi di Lactalis (l’operazione è stata siglata lo scorso luglio ed è ora in attesa del via libera dell’antitrust), tocca agli gnocchi a marchio Patarò entrati nel portafoglio del colosso newyorkese The Riverside Company, società di private equity globale, con ramificazioni in quattro continenti
Il Pastaio srl, società fondata dagli imprenditori Pasquale Maestri ed Angelo Zampedri, può considerarsi a pieno titolo una delle eccellenza dell’agroalimentare bresciano. La storia della società può rappresentare un caso di scuola: nata nel 1982 in via Ducco in città come piccolo negozio specializzato nella produzione artigianale di tortellini, ha saputo crescere e svilupparsi specializzandosi nel monoprodotto della patata, fino a fatturare, nel 2021, la bellezza di 44,7 milioni di euro (l’aumento dei ricavi sul 2020 è stato del 21%) con un utile netto di 4,8 milioni.
Il business
Il gruppo possiede oggi due stabilimenti produttivi, a Berlingo e Torbole Casaglia (in quest’ultimo sono concentrate le produzioni di alta qualità) per una superficie produttiva totale di circa 30mila mq. Nei due siti produttivi lavorano quasi un centinaio di dipendenti e vengono concentrati gli impasti (a freddo o a caldo) di fiocchi di patate, fecola e farina, che finiscono in moderne gnoccatrici automatiche che «sfornano», 24 ore su 24, qualcosa come oltre 1.000 quintali al giorno tra gnocchi semplici, chicche, gnocchi ripieni; sono più di 200mila le confezioni da 500 grammi che raggiungono i banchi delle catene di supermercati e dei negozi di alimentari di mezza Europa.
Sotto la guida di Maestri e Zampedri la società è cresciuta in modo impressionante negli ultimi 10 anni, ma le potenzialità sono ancora enormi, soprattutto all’estero. Il business non è costituito solo dai prodotti a marchio Patarò e Il Pastaio, il 65% del fatturato arriva infatti dal private label.
Tra i clienti primari ci sono la Centrale del Latte di Brescia, Esselunga, Bennet e Metro; all’estero va circa il 35% della produzione di gnocchi attraverso il canale spagnolo Mercadone, l’inglese Morrisons, le catene tedesche di Rewe e Edeka.
L’operazione
L’acquisizione è stata formalizzata lo scorso maggio. Veicolo dell’operazione è la new-co Gnocchi Star spa con sede a Milano, a sua volta detenuta dalla Pastificio Riverside srl con sede sempre a Milano. Le famiglie Maestri e Zampedri restano operative in azienda e continuano a detenere il 25% dalla società attraverso la Ducco srl che ha sede a Brescia.
L’obiettivo dell’operazione resta la conquista dei mercati esteri. Ma per farlo servono investimenti importanti, serve un partner di riferimento posizionato a livello internazionale: il colosso Riverside - secondo le famiglie Maestri e Zampedri - ha le caratteristiche giuste per il grande salto e portare gli gnocchi Patarò sulle tavole degli americani. I primi container sono già in viaggio: destinazione New York.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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