Il 70% di Omb al fondo tedesco Findos: l’intervista a Paride Saleri

Il fondatore, «convinto di aver fatto la scelta giusta», resterà alla guida dell’azienda: ora i vertici conosceranno la sindaca di Brescia Castelletti e poi tutti i dipendenti
La sede della Omb Saleri a Brescia
La sede della Omb Saleri a Brescia
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Il fondo d’investimento tedesco Findos, attraverso una società veicolo, ha acquisito la quota di maggioranza della Omb Saleri, realtà bresciana nota soprattutto nel mondo dell’automotive per la sua produzione di valvole dedite alla gestione di Gpl, metano e idrogeno.

La firma

«Stiamo tornando da Milano – ha raccontato Paride Saleri – abbiamo firmato poco fa».

Oggi rientrerà in azienda rappresentando «solo» il 30% del capitale sociale. «Mi creda – aggiunge l’imprenditore – dopo almeno un anno e mezzo di trattative non provo particolari emozioni, sono fermamente convinto di avere fatto la scelta giusta per la continuità della Omb sul territorio di Brescia e per la salvaguardia della sua integrità aziendale. Loro ormai ci conoscono bene e sanno che Omb può crescere solo rimanendo a Brescia».

Alla guida

Dal punto di vista operativo, inoltre, cambierà poco. «Direi quasi nulla – dice l’imprenditore –: continuerò a guidare l’azienda, seppur avrò al mio fianco un amministratore tedesco indicato dal fondo con cui mi relazionerò direttamente: la nuova proprietà, insomma, si affida a me e al mio gruppo di manager, che insieme ora rappresentiamo meno di un terzo del capitale sociale della Valeria Gmbh, società tedesca che ora controllerà la Omb Saleri. In questo modo darò il mio ultimo contributo per garantire la sua crescita nel tempo, a Brescia».

Il fondo Findos, con la raccolta di risorse da investitori industriali, adesso ha in portafoglio il 70% della Valeria Gmbh. L’operatore tedesco, per guadagnarsi questa posizione di controllo della società bresciana, in primis ha acquisito il 30% della Omb Saleri che fino a ieri era in capo al Fondo Dea Capital (attraverso la H2 Holding) e contestualmente ha ottenuto dalla famiglia Saleri un’altra quota di capitale pari appunto al 40%.

Lunga trattativa

«È stata una trattativa lunga, non lo nascondo – racconta Paride Saleri – ma sono contento per il risultato raggiunto per almeno due aspetti. Da parte del fondo Findos ho riscontrato una sensibilità industriale che valorizza l’innovazione e gli investimenti fatti dalla Omb, anche in settori di nicchia come quello aerospaziale. E poi sa cosa mi ha detto Hans Freunderberg, il capo del fondo Findos, quando ha firmato l’operazione? “Paride, faccio questa scelta con il cuore, mi piace la Omb”».

La storia di Omb

La Omb Saleri è senza alcun dubbio una delle eccellenze bresciane nell’ambito della gestione dell’alta pressione con gas e un modello di riferimento anche nella struttura aziendale. Nata nel 1980 con il nome di Officina Meccanica Bresciani, per molti anni la sua produzione si è focalizzata nelle minuterie metalliche e nelle valvole di arresto per l’uso domestico del gas. La sua vocazione all’innovazione, però, nel tempo l’ha spinta all’inizio di questo secolo ad avvicinarsi all’industria automobilistica per la quale ha cominciato a produrre valvole per la gestione di Gpl e metano.

L'interno dell'azienda in una foto d'archivio - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'interno dell'azienda in una foto d'archivio - Foto © www.giornaledibrescia.it

La specializzazione di Omb Saleri nel tempo diventa un valore aggiunto. «In azienda c’è un laboratorio di 50 ingegneri con un’esperienza incalcolabile sulla manipolazione dell’alta pressione con gas», ha ribadito anche ieri il patron Paride. Con questa vena innovativa la società di via Rose di sotto (che oggi conta 270 dipendenti) ha raggiunto ottimi risultati anche con la gestione dell’idrogeno, tanto da diventarne un punto di riferimento a livello globale. Omb Saleri collabora con Agenzie europee per progetti su navi e treni a idrogeno, con l’Agenzia spaziale (Esa) e senza dimenticare la consolidata collaborazione con Bosch.

Ambiente e responsabilità sociale

Non solo. Paride Saleri si è sempre contraddistinto per una visione industriale molto sensibile all’ambiente, al territorio in cui opera l’impresa e, in particolare modo, alla comunità e alle persone che la compongono. Omb Saleri è una delle prime aziende bresciane che si è attivata per la responsabilità sociale d’impresa (Csrl) e dal 2022 è società benefit.

«Con la nuova proprietà abbiamo condiviso e fissato due appuntamenti importanti – conclude Saleri –: questa mattina andremo a Palazzo Loggia per incontrare la sindaca Laura Castelletti e in seguito ci ritroveremo in azienda con tutti i dipendenti, che aspettano di conoscere tutte le novità». «“Sto per entrare in una nuova comunità” mi ha detto Hans Freunderberg “ci tengo a conoscerli”. Questo suo approccio non propriamente speculativo a me è piaciuto molto. Per questo motivo sono molto contento che loro siano entrati a far parte della famiglia Omb».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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