Ibs Consulting, da 20 anni di casa a Bruxelles
Chiunque voglia sbarcare in Europa deve prepararsi ad entrare in un altro mondo. E se a dirlo è una realtà che da vent’anni può vantare un ufficio a Bruxelles c’è da scommetterci che le cose stanno proprio così.
Ibs Consulting, società di consulenza finanziaria con sede a Brescia, fin dal 2003 ha deciso di essere presente fisicamente nella capitale europea, attualmente con quattro persone che lavorano nell’edifico che ospita anche la Delegazione di Regione Lombardia, «perché per incidere veramente bisogna esserci di persona - afferma il ceo Alberto Bertolotti -. Se non sei a Bruxelles fai infatti fatica a capire come si lavora lì».
La conferma arriva dalla percentuale di progetti italiani approvati, «il 7% nel 2022, il dato più basso dopo quello della Grecia» confida Bertolotti (la redemption di Ibs si attesta sul 25%, ndr). Le differenze col modus operandi italiano sono infatti numerose, «in primis sotto il profilo culturale - evidenzia -. La legislazione comunitaria funziona secondo una logica nord europea, programmatica, che costringe ad anticipare molto i tempi. Nel nostro Paese invece pianificare nel medio-lungo termine non è la consuetudine».
Ciò significa che non bisogna provare a ottenere i soldi di un bando quanto questo viene pubblicato «perchè ormai è troppo tardi. Bisogna anticiparlo e ciò è possibile solo se ci si presenta con progettualità innovative inserite all’interno di consorzi forti». Questi in Europa portano il nome di piattaforme, soggetti che raccolgono diversi attori con interessi in comune che fanno lobby giungendo anche a influenzare le scelte legislative. Tra gli ostacoli non è da sottovalutare nemmeno il gap linguistico
. «Tutti questi problemi allontano la possibilità di accedere ai finanziamenti europei - aggiunge Bertolotti -, che tra Pnrr, Horizon, Life, Interreg e altre misure ammontano a 70-80 miliardi per l’Italia nel solo 2023». In questo contesto si inserisce perciò l’attività di Ibs Consulting: «Noi proponiamo un’analisi di fattibilità gratuita e un pre modello, per capire quali sono i progetti potenzialmente vincenti stimando le probabilità di successo - conclude -. I nostri imprenditori devono infatti cominciare a far uscire le idee dalla testa e metterle nero su bianco».
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