Economia

Gruppo Bossoni, presa la Baiauto di Reggio Emilia: ora sfiorerà il miliardo di ricavi

La realtà bresciana si rafforza ulteriormente con altri 5 punti vendita e due nuovi marchi
Da sinistra Sergio, l’ad Mauro, Massimo, Santo ed Angelo Bossoni © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Sergio, l’ad Mauro, Massimo, Santo ed Angelo Bossoni © www.giornaledibrescia.it
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Il Gruppo Bossoni ha acquisito la Baiauto di Reggio Emilia, storica società di concessionarie che fa capo alla famiglia Buratti. Un’operazione che rafforza ulteriormente la posizione della realtà bresciana sul mercato nazionale, visto che in questo modo aggiungerà altri cinque punti vendita ai 40 già operativi sotto la sua insegna.

«Siamo molto onorati di aver raggiunto questo accordo con la famiglia Buratti - ammette l’amministratore delegato Mauro Bossoni -. Nelle nostra azienda e nei nostri progetti, come nei loro, le persone che ci lavorano sono la cosa più importante. Tutto ruota intorno a loro, mi creda». La Baiauto conta 110 dipendenti, che ora verranno assorbiti nel Gruppo Bossoni, portando la forza lavoro della società di Orzinuovi a quota mille addetti.

La Baiauto

La Baiauto nasce nel 1961 come concessionaria e officina autorizzata Volkswagen e Porsche con tre dipendenti. Grazie alla passione della famiglia Buratti, l’azienda ha saputo rinnovarsi nel tempo, nonostante l’inevitabile passaggio generazionale. Una storia che ha molte affinità con quella del gruppo Bossoni, iniziata nel 1987, quando il signor Giacomo (papà di Mauro, Sergio, Santo, Angelo e Mario, che oggi hanno preso il suo posto al vertice della società), rileva la prima concessionaria Alfa Romeo a Orzinuovi. Fu l’inizio di un grande progetto, che vede i Bossoni rivenditori di una ventina di diversi brand (da Fiat a Volkswagen, da Volvo a Mercedes).

Baiauto ha cinque showroom dedicati alla vendita di Audi, Volkswagen, Seat, Skoda e Cupra. Inoltre, con tre officine, tre magazzini ricambi e la carrozzeria interna la realtà di Reggio Emilia è in grado di fornire ai propri clienti un’assistenza a trecentosessanta gradi. Il suo ultimo bilancio si è chiuso con un monte vendite di oltre 88 milioni di euro e un utile di 650mila euro.

Prospettive future

Cifre non indifferenti per i progetti del Gruppo Bossoni. «Se riscontriamo che sul mercato ci sono delle opportunità per il nostro modello di business - spiega l’a.d. -, siamo sempre pronti a valutarle. Come abbiamo fatto anche in questo caso con la Baiauto, una realtà ripeto molto simile alla nostra per la sua impronta familiare».

Dal punto di vista strategico, per di più, l’acquisizione della Baiauto consentirà ai Bossoni di fruire di economie di scala (il fatturato consolidato del 2024 sfiorerà il miliardo di euro), di ampliare la loro presenza sul mercato (saranno così presenti nelle province di Brescia, Cremona, Mantova, Piacenza e Reggio Emilia) e di aggiungere ulteriori due marchi al loro portfolio (Seat e Cupra). «L’operazione con i Buratti è stata anche condivisa da Volkswagen», tiene a precisare Mauro Bossoni. Peraltro, a breve, il gruppo di Orzinuovi allargherà ulteriormente l’offerta con i mezzi di Omoda e Jaecoo, i due nuovi brand della cinese Chery.

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