Economia

Google paga 1 miliardo e fa pace col fisco francese

L’accordo, che chiude un’inchiesta durata quattro anni, è stato annunciato dal pubblico ministero Pierre-Olivier Amadee-Manesme
Il colosso Usa chiude il contenzioso col fisco in Francia
Il colosso Usa chiude il contenzioso col fisco in Francia
AA

Google si è accordata per pagare 965 milioni di euro alla Francia e chiudere così due contenziosi che lo contrapponevano al fisco di Parigi. Lo riporta Bloomberg, spiegando che il colosso di Mountain View, sotto tiro in Europa per le sue politiche fiscali, ha raggiunto un accordo da 500 milioni per chiudere un’inchiesta penale su una presunta frode fiscale e firmato un secondo accordo per pagare altri 465 milioni in tasse arretrate.

L’accordo, che chiude un’inchiesta durata quattro anni, è stato annunciato dal pubblico ministero Pierre-Olivier Amadee-Manesme nel corso di un’udienza presso il Parquet national financier, il Tribunale creato nel 2013 dalla Francia per perseguire i grandi reati economici e finanziari.

Secondo l’accusa la controllata irlandese di Google non aveva remunerato adeguatamente la sua consociata in Francia, riducendo l’imponibile fiscale a Parigi tra il 2011 e il 2016. L’accordo con Google, che riconosce i fatti sottostanti all’inchiesta ma non contiene un’ammissione di colpevolezza, è stato approvato dal giudice Jean-Michel Hayat e diventerà definitivo se entro dieci giorni Google non farà marcia indietro. Si tratta di un successo per la Francia, che ha dichiarato guerra ai giganti del web introducendo dall’1 gennaio di quest’anno una web tax nazionale che impone un’aliquota del 3% ai giganti tecnologici con un fatturato globale superiore ai 750 milioni di euro.

Nel 2017 era stata chiusa anche in Italia una inchiesta e Google aveva raggiunto un accordo l’Agenzia delle entrate sotto il profilo tributario. Il colosso usa aveva versato nelle casse dell’Erario 360 milioni di euro per risolvere senza controversie le indagini fiscali relative al periodo tra il 2002 e il 2015.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia