Futuro green per le Acciaierie di Calvisano: meno emissioni di CO2

Marco Zanetti
Nuova cappa di aspirazione fumi e parco fotovoltaico da 3,9 Megawatt di potenza sul capannone e a terra
Loading video...
Più ecologia in Acciaierie di Calvisano
AA

Le Acciaierie di Calvisano della Feralpi Group, dopo aver chiuso il 2023 con 254 milioni di euro di fatturato, guardano al futuro con un occhio «green» con un investimento di oltre 13 milioni di euro. «Andiamo in controtendenza rispetto al mercato siderurgico in forte crisi - spiega il presidente Giuseppe Pasini -. Cerchiamo di restare competitivi, riducendo però l’impronta ambientale (carbon foot print, ndr) e aumentando peraltro il valore per gli stakeholder».

L’investimento

Da un lato ecco dunque installata una nuova cappa di aspirazione fumi. Dal costo di 8,5 milioni di euro e portato a termine grazie ad un’auto-gru alta 97 metri, il progetto ha richiesto 200 persone all’opera per 12 mesi e 7 settimane di fermo produttivo.

Un impianto dell'azienda di Calvisano - © www.giornaledibrescia.it
Un impianto dell'azienda di Calvisano - © www.giornaledibrescia.it

Ma, tre volte più grande (si passa da 2700 mq a 7350 mq), quali sono i suoi vantaggi rispetto alla precedente? «Evitiamo maggiormente le dispersioni (oggi stanti a 0,2 mg/Nmq con il limite per legge fissato a 5, ndr) e, applicando le “tecnologie bat” (soluzioni tecnico-impiantistiche in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente, ndr), ne riduciamo i consumi per il funzionamento», motiva Edoardo Zanardelli, direttore della business unit.

Energia verde

Il processo di transizione ecologica – da sempre nel Dna basato sull’economia circolare dell’azienda fondata nel 1972 da Carlo Pasini e da una decade specializzata nella produzione di acciai speciali destinati alla meccanica di precisione e all’automotive - si declina anche nel parco fotovoltaico da 4,5 milioni di euro per l’autoproduzione di energia elettrica.

In estate sono stati posizionati 7.127 pannelli sui tetti dell’impianto di Viadana e in un terreno adiacente: insieme forniscono 3,9 Megawatt di potenza e riducono di 2700 ton/anno la produzione di anidride carbonica. L’investimento fa parte di un piano pluriennale ad ampio spettro dove, pur inserito in un contesto «hard to abate» (difficile da abbattere), il Gruppo ha impostato i target da raggiungere entro il 2030. E, con l’intento di rimettere in circolo più elementi possibili (come la dissipazione di calore sfruttata dalla «sorella» Agroittica Lombarda o gli scarti reimpiegati dalla Dima nel settore edile), ogni obiettivo è trascritto nella Dichiarazione ambientale Emas.

Un documento che, già emesso da Feralpi Siderurgia e dalla controllata tedesca Feralpi Stahl, è fruibile a tutti e in cui è appunto riportato il piano d’azione deciso a sposare la sostenibilità «Esg», con i rispettivi parametri da monitorare con vari team dedicati. Peraltro, chi desiderasse conoscerne da vicino le specifiche, ha l’opportunità di vivere un open day sabato prossimo (16 novembre), previa iscrizione online.

Formazione

Guardando poi al domani, tenendo ben saldo il legame con gli istituti scolastici e insistendo nella formazione dei giovani, all’orizzonte c’è l’opportunità di riattivare il raccordo ferroviario sull’asse Viadana-Caleotto (Lecco): il collegamento su rotaia i due stabilimenti riuniti sotto la stessa proprietà delle Acciaierie di Calvisano diminuirebbe il trasporto su gomma delle billette. In attesa ciò si concretizzi, la realtà industriale raccoglie comunque applausi: «È un orgoglio averla sul nostro territorio – afferma il sindaco di Calvisano, Angelo Formentini -: oltre ad essere l’azienda col più alto fatturato del paese e “seconda casa” di molti lavoratori, intraprende soluzioni amiche dell’ambiente e sostiene il territorio». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Economia & Lavoro

Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.