Economia

Fisco, «solo 35mila bresciani oltre i 55mila euro: possibile?»

Uno studio promosso da Cgil, Cisl e Uil sul reddito dei bresciani pone nuovi interrogativi sul livello di evasione fiscale nella nostra provincia
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«Solo 35mila persone dichiarano più di 55mila euro di reddito annuo. E l'84% sono lavoratori dipendenti e pensionati. Ma davvero le altre categorie stanno dichiarando quanto stanno guadagnando?». Se lo chiede il segretario generale Cgil per Brescia, Damiano Galletti. 

Alla domanda si cercherà di dare risposta martedì 22 novembre nell’auditorium della Camera di Commercio nel corso di un dibattito aperto alla cittadinanza che prenderà le mosse dalla ricerca, condotta da Elio Montanari, sui redditi Irpef dichiarati dai bresciani nel 2015. 

A promuovere l’iniziativa Cgil, Cisl e Uil, al termine della prima segreteria unitaria dopo quasi 15 anni. Obiettivo offrire anche ai Comuni indizi e strumenti per recuperare risorse determinanti per i loro bilanci.

«Oggi i Comuni che segnalano potenziali evasori - evidenzia al riguardo Mario Bailo, segretario generale di Uil Brescia - possono recuperare il 100% delle risorse e tenerle per servizi ai cittadini».

Entrando nel dettaglio della ricerca, che già è disponibile sui siti dei sindacati, emergono infatti alcune anomalie. A fronte di un reddito medio di 21mila euro, infatti i bresciani hanno un parco mezzi di lusso di gran lunga superiore al numero di dichiarazioni dei redditi, ma solo 6mila persone guadagnano più di 120mila euro.

Senza contare che secondo la Guardia di Finanza, per ogni euro prodotto nella nostra provincia, 19,2 centesimi vengono evasi (4 volte tanto rispetto alla quota calcolata a Milano). Nessuna intenzione di sostituirsi alle Fiamme Gialle, tengono a precisare i sindacati, che comunque hanno annunciato iniziative di promozione della legalità.

«Abbiamo sempre pensato ci fosse una grande evasione fiscale - spiega Francesco Diomaiuta, segretario generale della Cisl provinciale -. Questa ricerca rende evidente che il dato è reale. Attraverso di essa possiamo fare anche noi qualcosa insieme a istituzioni. Ad esempio iniziative culturali nelle scuole di sensibilizzazione giovani. Pagare le tasse è importante in relazione a servizi di cui abbiamo tutti bisogno».

 

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